Caro Fitto, in Puglia occhio alla trappola

C’è chi vorrebbe Raffaele Fitto quale candidato alla presidenza della Regione Puglia per tentare di vincere alle elezioni di primavera. Ma i rischi sono altissimi, meglio se a perdere fosse qualche berlusconiano doc. Perché la vittoria non sembra alla portata di Forza Italia.

L’idea era venuta fuori già nei mesi scorsi e ancor prima delle Europee allo stesso Fitto, il quale sperava di prendersi in mano una leadership sognata a lungo, ma con i voti giusti, da buon democristiano. Perché i partiti azienda, che poco si accomodano con i fondamenti della democrazia, hanno difficoltà a ragionare con l’elettorato, mentre si dimostrano più vocati ad accordi e intese nel chiuso dei palazzi del potere.

L’invito fatto pervenire a Raffaele Fitto dall’onorevole Caldoro, di candidarsi a Presidente della Regione in Puglia, è da respingere nettamente per due motivi, primo perché puzza di trappola lontano un miglio, secondo perché nemmeno Fitto avrebbe grandi chances di vittoria. Con il vento che tira e i numeri dei sondaggi ai minimi storici per Forza Italia, sarebbe solo un suicidio.

Diverso invece il ragionamento di chi dice “Caro Fitto, fai in modo che il responsabile della disfatta sia Berlusconi stesso, magari con un suo candidato, un uomo di sua fiducia, uno di quelli alti, biondi, con gli occhi azzurri, con la faccia da fiction mediaset e con qualche autore di testi televisivi. Uno di quelli che se vince vince, ma se perde la colpa non è tua.”

Uno di quei capitani coraggiosi che dovendo prendere i voti del Cavaliere e non degli elettori di centrodestra starebbero a posto anche con una sconfitta. Quella sconfitta che Fitto non può più permettersi, dopo due sconfitte alle spalle nel 2005 (proprio con lui) e nel 2010 (con la sua controfigura Rocco Palese).

Perché lo scontro radicale alle Regionali è diverso da quello per le Europee. Perché è un duello con avversari forti, anche troppo, almeno in questa stagione, e soprattutto perché la scuderia di riferimento è in grave ritardo strategico e tecnologico nonostante il valore del pilota.

Qui servono voti, tanti voti, che la bandiera di Forza Italia non può più garantire come una volta.



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