#Consultazioni. La corsa verso il «Renzi I»

Iniziate le consultazioni al Quirinale per decidere se affidare a Matteo Renzi la guida del nuovo governo.

Seconda giornata di consultazioni al Quirinale. Il Capo dello Stato incontrerà tutte le formazioni politiche ad eccezione del Movimento 5 Stelle e Lega Nord che hanno deciso di non salire al colle poi, già in serata, potrebbe conferire l’incarico a Matteo Renzi.

Niente Camere, nessun voto di sfiducia, è crisi extraparlamentare. Dopo le dimissioni irrevocabili, presentate ieri dall’ormai ex Premier, Enrico Letta, in anticipo di almeno 3 ore rispetto all’orario fissato, le consultazioni-lampo del Presidente della Repubblica sono entrate nel vivo ieri pomeriggio e già questa sera Giorgio Napolitano potrebbe affidare l'incarico per la formazione del nuovo governo al segretario del Pd, Matteo Renzi. «Tempi rapidi»: questo l’imperativo categorico, come in una sorta di “scaletta” da rispettare: alle 10.00 di questa mattina si sono aperti i portoni del Quirinale e avanti così per tutta la giornata con una scansione che lascerà poche pause  al Capo dello Stato,  poi l’incarico, il giuramento atteso per martedì e la fiducia, al massimo giovedì, salvo improbabili colpi di scena.

Intanto a tenere banco è il toto-ministri. La lista della nuova squadra di governo pare essere già pronta anche se ha bisogno di altre limature. E mentre il futuro premier in pectore, definito l'Obama italiano dal Time,  attende a Firenze, sale l’attesa per i  cosidetti «big». Eccezion fatta per il Movimento 5 Stelle e Lega Nord che, come annunciato, diserteranno l'appuntamento.  In una nota del Quirinale, si parla di “sorpresa e stupore” per l’assenza della Lega. Nessun riferimento a quella dei 5 Stelle.

 Chiuderanno i  colloqui, entro le 19.30, i capigruppo del Partito Democratico senza Matteo Renzi. È invece atteso, non senza polemiche, Silvio Berlusconi. Dichiarato decaduto dal Senato della Repubblica, il Cavaliere guiderà la delegazione di Forza Italia:  una decisione che suona un po’ come una sfida dopo la rivelazioni contenute nel libro di Alan Friedman.
Intanto, stamattina il M5S in diretta da Montecitorio ha dato vita ad una sorta di «contro-consultazioni» in segno di protesta.



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