Decreto Rilancio, c’è il via libera. Conte: “poniamo le basi per una ripresa definitiva”

Dai locali alla sanità, dalla CIG ai bonus per gli autonomi: arriva il via libero dal Governo al Decreto Rilancio. 55 miliardi per far ripartire il Paese dopo la crisi da Covid19.

Il tanto atteso decreto per il rilancio dell’economia è finalmente arrivato. In coda al lungo Consiglio dei Ministri di oggi, il Premier Giuseppe Conte ha presentato il “Decreto Rilancio” nel corso di una conferenza particolarmente attesa. 55 miliardi di euro, due manovre finanziarie: questo l’ammontare complessivo della manovra che va ad aggiungersi ai decreti ‘Cura Italia’ e al DL liquidità, per contrastare l’emergenza, anche economica, innescata dal Covid-19.

“Abbiamo lavorato a questo decreto per giorni e notti – spiega il Premier – consapevoli che c’è un Paese in difficoltà. Abbiamo lavorato con la convinzione che questa misura potrà dare il via al rilancio economico definitivo: il grido di allarme degli italiani non ci è sfuggito. Ce l’abbiamo messa tutta per rafforzare il sostegno a chi ha perso il lavoro, per gli autonomi e per le imprese.

Per i lavoratori ci sono 25,6 miliardi per rifinanziare CIG e bonus: ora questi ammortizzatori devono arrivare in maniera rapida e veloce, perchè siamo consapevoli degli intoppi che ci sono stati in queste settimane per via di una procedura farraginosa”.

CIG veloce, dall’INPS 40% di anticipo

INPS, Lecce (ph. Dario Calcagnile)
INPS, Lecce (ph. Dario Calcagnile)

Ecco, quindi, la novità: la Cassa integrazione in deroga sarà autorizzata dall’Inps e non più dalle Regioni. L’Istituto anticiperà subito il 40%. Anticipo che vale anche per gli altri due ammortizzatori sociali finanziati dal decreto Cura Italia (5 miliardi) e rifinanziati dal decreto Rilancio (15 miliardi): la Cassa integrazione ordinaria e l’assegno ordinario erogato dal Fis, il Fondo di integrazione salariale.

Le nuove regole però si applicano dall’entrata in vigore del decreto per la Cig in deroga e dal trentesimo giorno dell’entrata in vigore del decreto (cioè da metà giugno) per le altre Cig.

Con queste misure si tenta di rilanciare i pagamenti che tanto hanno fatto discutere fino ad oggi: l’Inps autorizza le domande e anticipa subito il 40% delle ore autorizzate entro 15 giorni dal ricevimento della domanda stessa. E il restante 60% (o il recupero di somme eventualmente non dovute) quando riceverà tutta la documentazione con le ore di Cassa effettivamente usufruite.

Questo significa che si configura un doppio binario per la Cig in deroga. Per le prime 9 settimane previste dal Cura Italia, si segue il vecchio iter: domande alle Regioni. Per le altre 9 settimane, prorogate dal nuovo decreto, c’è l’invio diretto a Inps col 40% di anticipo.

La fruizione di queste 9 ulteriori settimane è poi spezzatata: le prime 5 settimane sono utilizzabili solo da quei datori di lavoro ai quali sono state già riconosciute le prime 9 (non dovranno rifare la domanda). Le restanti 4 settimane da attivare tra il primo settembre e il 31 ottobre 2020.

Bonus per famiglie 

Confermati i bonus baby sitting, oltre alla novità del Fondo per le politiche della famiglia rifinanziato con 150 milioni di euro da destinare ai Comuni affinché siano erogati finanziamenti per il potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra i 3 e i 14 anni, per i mesi da giugno a settembre 2020, e di progetti volti a contrastare la povertà educativa e ad implementare le opportunità culturali e educative dei minori.

Migranti nei campi, ok alla regolarizzazione

Grande mediazione in maggioranza sulla regolarizzazione dei lavoratori dei campi, ma anche per colf e badanti. Sul piatto anche le dimissioni del Ministro Bellanova. L’accordo sulle regolarizzazioni dei lavoratori è stato raggiunto con una stretta sulla possiblità di regolarizzare lavoratori per i datori di lavoro che hanno subìto condanne per reati connessi al caporalato, allo sfruttamento della prostituzione o all’immigrazione clandestina.

La disposizione si applica ai migranti che hanno avuto un permesso di soggiorno scaduto tra il 31 ottobre 2019 e il 31 gennaio 2020 e non rinnovato (quelli in scadenza dopo il 31 gennaio sono già stati tutti rinnovati automaticamente fino al 31 agosto dal decreto Cura Italia, ndr); devono essere rimasti in Italia e fatto i rilievi fotodattiloscopici prima dell’8 marzo 2020 e non successivamente; sono in grado di esibire un contratto di lavoro regolare del 2019 in uno dei settori interessati dalla norma.

Bonus P.IVA: 600 per aprile, 1.000 a maggio

La dotazione del Fondo per il reddito di ultima istanza, per erogare i bonus da 600 euro ai professionisti per il mese di aprile che passano a 1.000 per quello di maggio. ” I 600 euro arriveranno subito, perchè i beneficiari hanno già la loro anagrafe registrata. Ci riserviamo per i messi avvenire l’incremento ad almeno mille euro”, spiega ancora Giuseppe Conte che per le imprese annuncia un taglio alle tasse delle imprese per 4 miliardi di euro. Sforbiciata all’Irap e niente prima rata Imu per alberghi e stabilimenti balneari.

Lavoro agile per genitori

I genitori del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni hanno diritto a svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali, a condizione però che nel nucleo familiare non vi sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore.

Bar e ristoranti: niente TOSAP

Nel decreto anche le attesissime misure per le attività commerciali di ristorazione, chiamate in queste giorni a mettersi a norma per riaprire in sicurezza.

Incentivate le aperture in spazi aperti, con la possibilità di predisporre tavolini per strada senza la necessità di pagare per l’occupazione del suolo pubblico. Niente Tosap.

Bonus bici, a disposizione 120 milioni di euro

Confermato il bonus per l’acquisto di bici, monopattini e altri mezzi elettrici e agili. Si recupera il 60% (non più il 70 come inizialmente previsto) della spesa sostenuta, fino ad un massimo di 500 euro (riferiamo a parte). Nelle grandi città si punta a migliorare la qualità del traffico e dell’aria.

Fondo turismo ridimensionati

C’è una tax credit fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro. Il ”Fondo per la promozione del turismo in Italia”, istituito avrà una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2020 rispetto ai 30 milioni inizialmente previsti. Inoltre, il Fondo Turismo, che viene istituito al fine di sostenere il settore turistico mediante operazioni di mercato con una dotazione di 50 milioni per il 2020 può essere incrementato di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 ma si tratta di un consistente taglio rispetto a una precedente formulazione che prevedeva un incremento di 200 milioni per il 2020.

Il fondo è finalizzato alla sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio e fondi di investimento, gestiti da società di gestione del risparmio, in funzione di acquisto, ristrutturazione e valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico-ricettive.

Niente iva sulle mascherine

Fino al 31 dicembre 2020 non sarà applicata l’Iva su mascherine e altri dispositivi medici, prevede l’ultima bozza del decreto rilancio. Dal primo gennaio 2021, invece, l’Iva sarà fissata al 5%.

La norma si riferisce a ventilatori polmonari per terapia intensiva e subintensiva; monitor multiparametrico anche da trasporto; pompe infusionali per farmaci e pompe peristaltiche per nutrizione enterale; tubi endotracheali; caschi per ventilazione a pressione positiva continua; maschere per la ventilazione non invasiva; sistemi di aspirazione; umidificatori; laringoscopi; strumentazione per accesso vascolare; aspiratore elettrico; centrale di monitoraggio per terapia intensiva; ecotomografo portatile; elettrocardiografo; tomografo computerizzato; mascherine chirurgiche; mascherine Ffp2 e Ffp3; articoli di abbigliamento protettivo per finalita’ sanitarie quali guanti in lattice, in vinile e in nitrile, visiere e occhiali protettivi, tuta di protezione, calzari e soprascarpe, cuffia copricapo, camici impermeabili, camici chirurgici; termometri; detergenti disinfettanti per mani; dispenser a muro per disinfettanti; soluzione idroalcolica in litri; perossido al 3% in litri; carrelli per emergenza; estrattori Rna; strumentazione per diagnostica per Covid-19; tamponi per analisi cliniche; provette sterili; attrezzature per la realizzazione di ospedali da campo.

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