Divario tra il candidato Giliberti e la sua coalizione, ecco le cause del ballottaggio. Tutti i dati lista per lista

Mauro Giliberti porta a casa il 7,4% in meno rispetto alla coalizione. Carlo Salvemini, invece, il 4,85% in più. Pareggio per Alessandro Delli Noci. Per il M5S, Lecce si allinea col resto d’Italia ed è flop.

Dopo la lunga notte elettorale ora è tempo di analisi e riflessioni tra le percentuali delle preferenze ottenute dal candidato e quelle della coalizione, oltre che dei singoli partiti e liste a loro collegati.

L’analisi è utile per comprendere il quadro che si sta definendo in vista del ballottaggio del 25 giugno prossimo (alla luce del fatto che nel Capoluogo le sezioni scrutinate sono più della metà mentre si scrive).

Mauro Giliberti, con la coalizione di centrodestra ha ottenuto il 44,79% dei voti; lo schieramento che lo sosteneva il 51,83  così ripartito: Direzione Italia 17,26; ‘Grande Lecce’ 10,19; Forza Italia 9,07; Fratelli d’Italia-AN 5,76; ‘Lecce Città del Mondo 4,69; ‘Lecce Popolare’ 2,04; ‘Lista Giliberti’ 2,22; Noi con Salvini’ 0,57.  Il candidato sindaco, rispetto alla coalizione che lo sostiene, ha totalizzato il 7,04 in meno.

Il candidato di centrosinistra, Carlo Salvemini, invece, ha portato a casa il 29,53%, mentre, il totale di partiti e movimenti per i quali concorreva il 24,68 con questa suddivisione: ‘Lecce Città pubblica’ 8,78; Partito Democratico 8,59; ‘La Puglia in Più’ 3,03; ‘Una Buona Storia per Lecce’ 2,51; ‘Idea X Lecce’ 1,76. Carlo Salvemini, quindi, ha ottenuto il 4,85 in più.

Passiamo ora all’outsider Alessandro Delli Noci, scelto dal 16,80 % dei votanti.  La coalizione a lui collegata ha raggiunto il 16,09. Questa la ripartizione: ‘Un’Altra Lecce’ 3,91; Udc 3,76; ‘Sveglia Lecce’ 3,31; ‘Andare Oltre’ 2,47; ‘Cambiamo Lecce’ 1,62; ‘Lecce Area Metropolitana’ 0,97; ‘Pensionati e Invalidi Giovani Insieme’ 0,02. A conti fatti, quindi, il candidato ha ottenuto lo 071% in più.

Nella tornata elettorale caratterizzata dal flop del Movimento Cinque Stelle, Lecce si allinea al dato nazionale. Fabio Valente, infatti, porta a casa solo il 6,23% delle preferenze. L’1,3% in più del movimento capeggiato dal comico Beppe Grillo che ha avuto il 4,93.

Luca Ruberti rappresentante di ‘Lecce Bene comune’, ottiene l’1,66% lo 0,22% in meno della lista che lo ha sostenuto, che ha avuto l’1,88.

Infine, il candidato di Casapound Italia, Matteo Centonze, si ferma allo 0,95%, lo 0,41% in più, del movimento di cui è stato rappresentante. Fermo allo 0,54.
 
Ora è attesa per i nomi dei consiglieri che potranno sedere sugli scranni di palazzo Carafa.



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