La naturale ospitalità dei salentini, quella rara virtù impressa nel Dna della gente del posto che ha reso famosa questa terra in tutto il mondo, oggi è inciampata proprio alle porte di Lecce, all’ingresso dell’Hotel Tiziano per l’esattezza dove il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini era atteso nel primo pomeriggio. E lui è arrivato con la sua inconfondibile felpa personalizzata, questa volta blu con la scritta Salento, per sostenere la senatrice Adriana Poli Bortone nella corsa verso la presidenza della Regione Puglia. Ad attenderlo ansiosi, una folla di circa 200/250 persone. Non stiamo certo parlando di ‘simpatizzanti’ ma di contestatori veri e propri. E anche nel capoluogo barocco il comitato di accoglienza non ha fatto mancare nulla. Slogan, striscioni, cori e il lancio di uova.
Scortato dalle forze dell’ordine, Salvini è riuscito ad entrare da un ingresso secondario senza avere contatti con i manifestanti. Una volta raggiunto il palco, a prendere il sopravvento sono stati gli applausi soprattutto quando il Leader del Carroccio ha toccato gli argomenti a lui più cari dall’immigrazione al lavoro senza tralasciare i temi caldi che infiammano le discussioni locali come ovviamente la xylella
«Io non taglierei neanche un ulivo» ha affermato Salvini confermando quando detto pochi minuti prima, durante l'inaugurazione del comitato elettorale del candidato salentino Mauro Giordano «penso che prima di toccare un ulivo bisogna pensarci dieci, mille volte, ma è l'ennesima dimostrazione che ci sono valutazioni e normative europee fatte contro la Puglia è l'Italia».
Stessa linea anche quando l’argomento è toccato sul gasdotto Trans Adriatic Pipeline «Bisogna ascoltare i territori, se il territorio è contrario, io sono contrario».
Poi ha spiegato la sua scelta di appoggiare la senatrice leccese. “Sto con Adriana Poli Bortone perché Fitto sta con Alfano e, quindi, con la sinistra. La divisione non è stata una scelta nostra, qui se le sono date di santa ragione, hanno litigato nel centrodestra. Noi siamo piccoli, siamo una cosa nuova per la Puglia, ma siamo aperti a tutti, chiudiamo la porta in faccia solo agli sfasciatori».
«Dieci anni di grandi parole e di tanto fumo. Dieci anni in cui Vendola ed Emiliano hanno ignorato le esigenze del nostro territorio. Il mancato coinvolgimento dei Sindaci e delle Istituzioni ha portato a scelte non condivise che oggi determinano solo conflittualità nel territorio: TAP, trasporti, ILVA».