Ecotassa, il no del Consiglio di Stato spinge Forza Italia contro Nicastro

La sentenza del Consiglio di Stato, a differenza di quanto aveva stabilito l’ordinanza del Tar di Lecce, dà ragione a 51 comuni della provincia di Lecce, tra cui il comune del capoluogo.

L’ecotassa non si può imporre con i criteri stabiliti dalla Giunta di Nichi Vendola e voluti in particolare dall’Assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro. Sposata, insomma, la linea delle amministrazioni comunali: non si possono far pagare più tasse ai cittadini se il ciclo dei rifiuti non si chiude a causa di inadempienze istituzionali, o meglio dell’incapacità degli enti preposti ad individuare la giusta sede e il giusto impianto per il compostaggio.

Ovviamente è Forza Italia a prendere la palla al balzo per attaccare l’amministrazione di Via Capruzzi.

«In attesa di conoscere i contenuti della decisione del Consiglio di Statoavverte Saverio Congedoprendiamo atto di una novità che conferma quanto abbiamo ripetuto nei mesi scorsi sulla iniquità di una tassa che semplicemente trasferisce ai cittadini l’onere delle responsabilità ormai storiche della Regione Puglia sul fronte della realizzazione degli impianti di smaltimento. La decisione del Consiglio di Stato, per fortuna, sembrerebbe evitare ai pugliesi un odioso balzello. Registriamo il fatto che l’assessore Nicastro auspichi adesso una fase di collaborazione istituzionale, che naturalmente merita di essere accolta, ma che curiosamente è quella che tutti noi e i Comuni a lungo abbiamo chiesto sul fronte della raccolta differenziata, invocando nel contempo approcci meno rigidi e meno ideologici. Se la collaborazione tra la Regione e il tessuto istituzionale delle municipalità locali ci fosse stata dall’inizio, probabilmente avremmo evitato di correre il rischio concreto della demolizione di tutto l’impianto dell’ecotassa da parte del Consiglio di Stato.»

Non è da meno Luigi Mazzei che rimprovera a Nicastro la mancata collaborazione tra la Regione ed i comuni della Provincia di Lecce auspicando insomma, anch’egli, una fase nuova nei rapporti istituzionali alla luce della sentenza del Consiglio di Stato: « Mentre chiedevamo con forza di chiarire come la Regione intendesse chiudere il ciclo dei rifiuti mettendo in campo un piano realizzabile e immediato, consigliando con responsabilità il rinvio di un salasso sui cittadini come l'Ecotassa, l'assessore Nicastro e il presidente Vendola insistevano imperterriti nella applicazione di un balzello iniquo. Come si può pretendere di chiedere una ulteriore tassa a quei cittadini che fanno la raccolta differenziata ma per colpe non a loro ascrivibili vedono vanificato ogni impegno, perché i rifiuti organici vengono ancora smaltiti in discarica dal momento che la Regione Puglia non ha ancora realizzato gli impianti di compostaggio che dovevano chiudere il ciclo dei rifiuti?
La Regione si fermi e faccia mea culpa sul suo ennesimo fallimento dialogando con i Comuni che hanno dimostrato grande attenzione per le loro comunità .»



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