Altro che scissioni e tentativi di fuga solitari; altro che tumulti, invidie, intrighi di palazzo. Forza Italia resta sempre il partito che ruota attorno al leader Silvio Berlusconi e in quanto tale non vedrà affatto fratture interne. A ribadirlo con forza è Raffaele Fitto, già Ministro del Governo presieduto dal Cavaliere, riconosciuto dalla platea salentina di centrodestra nelle vesti di capolista ideale per le ormai prossime elezioni europee del 25 Maggio 2014. «Qualcuno magari non vede l’ora che ci venga puntato davanti un cartellino rosso – ha rivelato l’on. Fitto di fronte alla folta platea dell’Hotel Hilton Garden Inn, situato nel cuore del quartiere Salesiani, in merito alla convention denominata "Cambiare l'Italia per cambiare l'Europa" – ma stiano tranquilli; noi siamo compatti, sereni. Dimostreremo coerenza e unità». Insomma, un notevole monito di fedeltà, sancito soprattutto dagli applausi scroscianti che sono derivati pochi secondi dopo questa importante dichiarazione.
Raffaele Fitto ha voluto fare chiarezza. Ha ricordato, a quei cittadini che andranno al voto nei prossimi mesi, di non prendere sottogamba le urne europee come accaduto negli anni passati, invitando gli stessi ad una riflessione. Le conseguenze a cui oggi deve far fronte l’Italia riflettono proprio alcune scelte prese dall’UE. «Servirà ottenere un livello di rappresentanza significativo – sostiene Fitto – che alterni qualità e quantità., così da cogliere delle occasioni favorevoli per il nostro paese». Non sono mancate, ovviamente, le opinioni attinenti all’ultimo Governo venutosi a formare. Da un lato, l’ex Presidente della Regione Puglia riconosce a Matteo Renzi il merito di aver convocato Silvio Berlusconi – mettendo da parte i colori politici – e trovare un accordo sulla riforma elettorale. «Riconosco in Renzi la volontà di cercare il dialogo – dice Fitto – ma ciò non deve far passare l’idea che col Pd vada tutto bene o siamo tutti d’accordo». Una precisazione che trova conferma nella differenza dei programmi e delle idee, poiché Forza Italia punta a diventare «un’esperienza politica alternativa alla sinistra».
Ideologie prettamente in sintonia con chi per cinque anni è già stato parlamentare europeo, anch’egli salentino – nonché capodelegazione di Forza Italia a Bruxelles – ovvero l’on. Raffaele Baldassarre. Cambiare l’Italia per cambiare l’Europa. Non un semplice slogan; non un semplice titolo da prima pagina, bensì la chiave entro cui la nostra nazione dovrà aprire le porte della ripresa, sociale ed economica. «Serve allentare i vincoli di bilancio – ha sottolineato Baldassarre – e serve ridurre la pressione fiscale. Cosa risolviamo se alla diminuzione del debito pubblico cresce esponenzialmente la disoccupazione? O si riducono le imposte sul lavoro o il paese non riparte. La Germania non pensi che l’integrazione sia finita dopo la soluzione dei propri problemi, perché bisogna fare l’interesse di tutti. Occorre una proposta di legge per stabilire meglio i criteri della destinazione dei fondi, di modo che i giovani possano veramente trovare opportunità di lavoro, e ad esempio, dare i soldi a chi per davvero fa l’agricoltore».
Presenti all’incontro, anche il Sindaco di Lecce, Paolo Perrone, che ha sottolineato l’importanza della candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura nel 2019; il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone; il presidente dell’Associazione “Carpe Diem”, Giorgio Pala.
