Elezioni provinciali, l’Udc a sostegno di Manera: “Non chiamatelo accordo di potere”

Presentata questa mattina, presso la Segreteria Provinciale Udc, la lista ‘per la Costituente popolare’ che sosterrà il candidato PD alla presidenza della Provincia di Lecce, Massimo Manera, in vista delle prossime elezioni.

Per favore, non chiamatelo accordo di potere; semmai programmatico. Con questi moniti, il gruppo provinciale Udc intende sostenere Massimo Manera, candidato presidente del PD alla Provincia di Lecce, in vista delle elezioni che si terranno il prossimo 12 ottobre. In buona sostanza, gli scudocrociati hanno illustrato alla stampa i dettagli della suddetta liaison politica – con lista della Costituente Popolare alla mano – che andrà a giocarsi la partita contro Forza Italia, gli alleati del Nuovo Centrodestra, Mir, Fratelli d’Italia e Puglia Protagonista. «Per condividere dei programmi ci vuole tempo – ha sottolineato Manera durante la conferenza stampa tenutasi stamattina nella segretaria leccese Udc di via reg. fanteria – ma la nostra idea di accordo vuole anzitutto dialogare sui bisogni del Salento».

Decisione, quella della ritrovata intesa col centrosinistra, in perfetta sintonia con la linea nazionale proposta dall’on. Lorenzo Cesa, segretario nazionale Udc; segnale di coerenza che, dunque, contraddice le frecciatine lanciate nei giorni scorsi dal consigliere regionale Ncd Andrea Caroppo. «Altro che incoerenza – sottolinea Manera volgendo lo sguardo al segretario provinciale Udc Salvatore Ruggeri – si può dire che governiamo insieme da tre anni. L’incoerenza sta altrove». Da frecciatina a frecciatina dunque, considerando la già citata alleanza FI-NCD. Per far sì che tale collaborazione raggiunga gli obiettivi prefissati, però, bisogna attendere. «Il segreto sarà dialogare a lungo, attendendo che i tempi maturino».

Altro aspetto da non sottovalutare riguarda la Legge Delrio, che trasforma l’istituzione Provincia in ente di secondo grado, poiché ponderato al servizio di altri enti. Una restrizione che lo stesso Manera intende tramutare in occasione:«Immagino un mio governo accanto agli amministratori locali, superando i campanili e dando molta voce in capitolo ai sindaci». Non manca, peraltro, un riferimento ‘tagliente’ all’ultima gestione coadiuvata da Antonio Gabellone: «Dopo cinque anni di oggettivo appannamento, servono politiche attive a difesa del nostro territorio, cominciando dal taglio delle spese inutili».

Parole, quelle del candidato, generate dall’assist di Salvatore Piconese, segretario provinciale PD; costui punta ad una volontà neocentrista che consista nella più totale e netta cesura col passato di centrodestra. «La Costituente popolare indica una nuova soggettività politica, arricchita di cultura e buoni propositi per il futuro. I cinque anni del Governo Gabellone hanno determinato politiche arretrate. Compito nostro è lanciare indicazioni di rinnovamento nel panorama provinciale».

«Noi andiamo oltre gli equilibri personali – dice l’on. Totò Ruggeri – l’uscita di Andrea Caroppo è poco tempestiva; noi invece siamo orgogliosi dell’accordo col PD. Non consentiamo a nessuno di offendere la nostra storia, né tantomeno farci appellare come accattoni della politica. Evidentemente Caroppo si sente legato ancora a Forza Italia; se cerca visibilità, non è questo il modo giusto». A premesse terminate, Ruggeri entra poi nel vivo dell’argomento odierno:«Intendo schierarmi dalla parte del territorio; il programma di Manera è sostanzioso. I consiglieri comunali tutti capiscano che vi è una svolta in atto. Andiamo oltre i partiti».



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