Emergenza alloggi, il Pd replica a Perrone: «Abbassiamo i toni della polemica»

Attraverso una conferenza stampa convocata questa mattina a Palazzo Carafa, la minoranza di centrosinistra si scaglia contro la giunta Perrone. Gli esponenti del Partito Democratico hanno chiesto un intervento concreto al sindaco in merito all’emergenza abitativa.

La vicenda di Dino e Veronica, i due senzatetto trovati tragicamente morti circa una settimana fa, ha riacceso la polemica in merito all’emergenza abitativa che resta una delle problematiche più annose che attanagliano la città di Lecce. Ieri, la conferenza del sindaco Perrone che, accompagnato da gran parte della sua giunta, ha attaccato Iacp e la gestione, a suo dire, politicizzata dell’ente da parte della Regione.

Non si è fatta per nulla attendere la replica del Pd che, a sua volta, ha convocato una conferenza questa mattina per dire la sua sulla questione. La minoranza di Palazzo Carafa, che ieri era stata attaccata dagli esponenti della maggioranza, risponde per le righe al sindaco e invita la giunta comunale ad abbassare i toni e smorzare la polemica.

Da parte dei consiglieri comunali, Paolo Foresio, Antonio Torricelli e Paola Leucci, si è alzato un coro unanime: “Invece di alzare i toni della polemica, cosa propone concretamente il sindaco per risolvere il problema dei senza tetto? Perché convocare una conferenza come quella di ieri proprio il giorno dei funerali dei due poveri clochard? Perché si accusa Iacp che paga ancora la mal gestione delle amministrazioni di centrodestra?”

“Noi ci aspettavamo che il sindaco chiedesse scusa ai cittadini ed invece c’è l’aggravante di una conferenza convocata in un giorno così delicato come quello di ieri”. Non usa mezzi termini il consigliere Paolo Foresio che attacca il sindaco sulla scelta di parlare dell’emergenza abitativa proprio il giorno in cui la città piangeva i due clochard scomparsi. Foresio, poi, continua ed entra nel merito della vicenda: “C’è stato un indirizzo ben preciso di questa amministrazione, e delle altre di centrodestra che governano Lecce da venti anni, che non ha pensato a questa emergenza ma si è concentrato su altro. Assenza ingiustificata di una politica sulle case e, anche quando si poteva fare qualcosa e sono arrivati i fondi (8 milioni di euro per il piano sulle abitazioni), si sono investiti altrove. Ci si deve prefissare l’obiettivo di mettere tutti i cittadini sullo stesso piano, anche chi è indietro e sfortunato. La casa è un diritto di tutti e ci vuole un piano straordinario per i senza tetto che ci veda tutti coinvolti”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera Paola Leucci che precisa: “In questi giorni non ho intenzionalmente voluto parlare sulla questione. Vorrei che questa città reagisse davvero e stesse accanto alle persone emarginate. La gente vuole vedere fatti concreti, non solo polemiche e parole. Io per esempio qualche anno fa, con altri volontari, andavo a prendere con un pulmino la gente che dormiva per strada, li facevamo dormire in un ostello e la mattina dopo li davamo la colazione”. La Leuzzi poi, polemizza con il governo, ponendosi degli interrogativi: “Possibile che nessuno si occupi di queste persone? Al di là degli attacchi e delle polemiche di bandiera, come pensa di intervenire il sindaco per aiutare queste persone? È possibile che si ambisca a diventare la Capitale europea della Cultura e la gente muoia ancora di fame?”

Il consigliere Torricelli, invece, invita l’amministrazione ad abbassare i toni: “Se volessimo aizzare la polemica potremmo farlo tranquillamente, ma onestamente ora non è costruttivo e non serve a  nessuno”. Il consigliere, poi, elenca qualche dato per sconfessare quanto detto ieri dai vertici di Palazzo Carafa: “Lecce è l’unica città che, per quel che riguarda la raccolta dei rifiuti, incassa più di quanto deve dai suoi cittadini. Andiamo a dare un’occhiata a come è gestito il patrimonio. E poi ancora: ultimamente ci sono stati una trentina di immobili confiscati alla mafia ma non lo sapeva nessuno”. Poi sull’area mercatale dice: “Nel famoso consiglio comunale del 2010, a cui loro fanno riferimento con la famosa delibera, noi facemmo due obiezioni: la zona 167 ci sembrava la meno adatta per farci un mercato bisettimanale, vista la presenza di forti tensioni sociali e dicemmo che in quel modo si sottraevano suoli per l’edilizia pubblica, ma non ci ascoltò nessuno”.

Il suo intervento, infine, si sposta sulla questione Iacp: “Dopo la sentenza del Consiglio attivare uno scontro politico non conviene a nessuno, parlare di incompatibilità in questo Paese poi mi sembra davvero patetico. Iacp paga ancora le gestioni scellerate degli anni scorsi, quando a governare l’ente erano le amministrazioni di centrodestra che lo gestivano come un feudo e non controllavano riscossioni e bilanci. Vendola ha ereditato una situazione di Iacp drammatica, nel quale l’ente era sommerso di debiti ed ha cercato di sistemare le cose commissariandolo e facendolo gestire da vice prefetti che sono da sempre sinonimo di garanzia, legalità e trasparenza. Non si deve essere perennemente in campagna elettorale perché questo è un brutto vizio di questa città. Monosi farebbe bene a pensare a pensare al suo assessorato al Patrimonio”.



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