Ex Lsu, i lavoratori incontrano il ministro Carrozza, mentre Bellanova scrive a Letta

Questa mattina i lavoratori hanno incontrato il ministro presso l’hotel Tiziano di Lecce ed hanno manifestato le loro problematiche. Intanto l’on. Pd Teresa Bellanova ha chiesto a Letta un intervento immediato e risolutivo.

Protesta dopo protesta la questione dei lavoratori ex Lsu, addetti alla pulizia nelle scuole della provincia, continua a far parlare di sé. Questa mattina il ministro all’ Istruzione Maria Chiara Carrozza ha incontrato presso l’Hotel Tiziano una delegazione composta dal Coordinamento ex LSU e dai sindacati di base che sostengono la loro lotta per la stabilizzazione a tempo pieno.

Così come affermato a fine 2013 dalla parlamentare Pd, Teresa Bellanova, nella Legge di Stabilità si è raggiunto un risultato importante ovvero la proroga dei contratti sino al febbraio 2014 (erano in scadenza al 31 dicembre 2013) grazie all’impiego di più di 34 milioni di euro per garantire la continuità occupazionale con le stesse entità salariali, a fronte del recente rischio di un dimezzamento degli stipendi per effetto delle gare concesse col massimo ribasso, e l’apertura di un Tavolo presso la Presidenza del Consiglio. Un primo passo certamente importante, ma le ombre non sono poche.

Proprio oggi, ad esempio – come racconta la deputata Teresa Bellanova in una missiva inoltrata ad Enrico Letta – in Commissione Cultura alla Camera si è tenuto il question time circa questa problematica nel corso del quale il Sottosegretario Rossi Doria ha tra le altre cose dichiarato – come riporta la deputata democratica nella lettera – che “il Ministro è attivamente impegnato a risolvere i problemi che derivano da scelte di precedenti governi e, in buona parte, esulano dalle attribuzioni e dalle possibilità di soluzione del Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. Deve però essere chiaro che nel bilancio di questo Ministero non sono più disponibili risorse per far fronte a problemi sociali di portata generale che richiedono un intervento del Governo e delle istituzioni nel loro complesso. Non è possibile, in particolare, utilizzare per altri scopi risorse destinate al funzionamento delle scuole”. “Una risposta che francamente mi lascia profondamente insoddisfatta – scrive ancora Bellanova – Tutti abbiamo contezza della gravosa  portata di questa questione in un momento peraltro non facile per il nostro Paese chiamato a fare i conti con diverse emergenze occupazionali ed esigenze di bilancio. Nel contempo, però, Presidente io vorrei sottolineare anche ciò che questi lavoratori insieme alle loro famiglie sono chiamati a vivere se a questa problematica non si dovesse trovare una soluzione”.

E poi “Già nelle passate settimane si sono verificati, anche in provincia di Lecce come in altre sedi d’Italia, manifestazioni di protesta non al riparo da tensioni sociali che hanno portato anche all’occupazione delle sedi del partito democratico – ricorda Teresa Bellanova – Io stessa nei giorni tra natale e capodanno durante una manifestazione di occupazione della sede del partito democratico di Lecce ho interloquito a lungo con vasti gruppi di lavoratori raccogliendo la rabbia e la disperazione di chi vuole continuare a lavorare e che ha alle spalle storie di vita difficili. Nuclei familiari che si sostentano unicamente con il lavoro di uno dei due coniugi, famiglie nelle quali con un solo salario si fa fronte anche alle esigenze di figli che non riescono ad accedere al mondo del lavoro”.
Teresa Bellanova, quindi, chiede ad Enrico Letta un impegno diretto affinché “si giunga quanto prima ad una risoluzione proficua per questi lavoratori in modo da rendere anche il clima sociale più disteso”.

Tanti dubbi e perplessità sono stati espressi dai lavoratori nel corso dell’ incontro leccese di questa mattina all’interno del quale c’è stato anche un intervento dei Cobas Scuola di Lecce, in merito all’edilizia scolastica e alla sicurezza nelle scuole, dopo il tragico incidente nel “C. De Giorgi”. I Cobas hanno fatto presente  alla Ministra l’assurda situazione che vede il Liceo “C. De Giorgi” ramingo da 25 anni in sedi in affitto, fatiscenti o inadeguate per un istituto scolastico. “Tale spreco di risorse pubbliche – ha ribadito il sindacato – diventa ancora più osceno se abbinato alla famigerata maxistruttura incompiuta da oltre 10 anni in via San Pietro in Lama a Lecce, mentre paradossalmente, gli edifici attigui ospitano da anni istituti scolastici. Storia di ordinaria kafkiana burocrazia, che chiama in causa responsabilità di amministrazioni provinciali e comunali bipartisan, situazione che qualcuno dovrebbe spiegare e impegnarsi a risolvere”.
Da parte della Ministra c’è stato molto disappunto, oltre all’impegno ad affrontare per superare la situazione di empasse.



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