Fitto, Berlusconi e Forza Italia che affonda

Il Centrodestra non solo non ha ancora il suo candidato presidente in Puglia, ma nemmeno un leader e un progetto da seguire. Le prove di forza di Fitto non hanno portato ad alcun risultato positivo per il partito azzurro, che Berlusconi continua a gestire a modo suo.

La domanda è molto semplice: esiste ancora un Centrodestra in Italia? Di certo sembra avviato un processo di estinzione, non sappiamo ancora quanto irreversibile. Il fatto drammatico è che senza Berlusconi e al di fuori di Berlusconi non si vede niente di politicamente ragionevole e lo diciamo nella consapevolezza che il primo responsabile di questa situazione sia proprio il fondatore di Forza Italia.

Si, Forza Italia, che sembra avere poco a che fare sia con l’Italia che con la forza, quella forza che negli ultimi mesi ha riscoperto magicamente Raffaele Fitto il quale, attenzione, dice oggi quello che nemmeno lui ha mai detto negli anni precedenti (almeno non in questi termini). Chissà forse non conosceva ancora a pieno il carattere di Berlusconi o ha dovuto verificare l’annientamento delle minoranze interne per capire che il partito in cui milita da più di 15 anni non ha molto di democratico nel proprio DNA.

Battaglia persa, insomma, non solo per le Primarie, anche per la tenuta di una leadership che il capo non concederà mai ad una personalità così spiccatamente protagonista, perché una cosa è certa: Fitto non è un figurante, ma un attore di primo piano, e il suo primo piano da fastidio a chi è abituato a vedere riflessa solo la propria immagine, fatta o rifatta che sia, a livello politico.

A Fitto lo abbiamo detto cento volte negli ultimi sei mesi che non c’era alcuna speranza, ed oggi all’onorevole salentino rimangono solo discutibili azioni di guerriglia che comunque non toglieranno a Berlusconi il profilo del leader assoluto, leader di un partito gestito come se fosse casa sua.

Non c’è rotta, non c’è direzione, non c’è prospettiva e Fitto lo ha capito, ma né lui, tantomeno i suoi “eroi in Parlamento” hanno la forza  di cambiare le cose, nemmeno la statura politica per farlo. Ecco perché Berlusconi resta sempre l’ultima spiaggia del Centrodestra, una spiaggia però di un’isola deserta, sperduta nell’oceano di una nuova politica che in Europa punta ormai sui quarantenni. Fitto rientrerebbe pure in questa anagrafe, ma diciamo che non ha avuto fortuna, almeno con questo Centrodestra, il quale si sta avviando stancamente ad una stagione elettorale che, salvo miracoli, non potrà dare nulla che non sia stato seminato per tempo.



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