Da tempo è ormai nota, purtroppo, la grave situazione in cui versa la Fondazione Ico Tito Schipa, istituzione che ha fatto la storia del nostro territorio e che vanta figure professionale di indubbia personalità e spessore. La normativa sul riordino degli enti provinciali e il caos che si è scatenato su competenze e risorse, infatti, sta mettendo a forte rischio la prosecuzione dell’attività della Fondazione, già a partire dal 1 dicembre 2015.
CGIL, CISL, UIL, unitamente alle categorie SLC, FISTEL, UILCOM provinciali e regionali, inoltrano ora al Prefetto una richiesta di convocazione di un incontro per individuare una possibile soluzione alla vicenda. Nei giorni scorsi, in occasione del 70esimo anniversario di Cgil Lecce, evento a cui ha preso parte anche il segretario generale nazionale Susanna Camusso, i dipendenti della Fondazione hanno sollecitato della deputazione parlamentare salentina, dei consiglieri regionali e delle organizzazione sindacali confederali e di categoria.
Le sigle sindacali che chiedono l’incontro al Prefetto hanno spiegato i motivi principali per cui si debba subito trovare un rimedio ed una soluzione a questa intricata situazione. Nella loro missiva, infatti, hanno sottolineato quanto brevi siano i tempi per cercare di venire a capo della vicenda (entro e non oltre il 31 dicembre 2014). Hanno ricordato, inoltre, come sarebbe veramente una disgrazia per tutti la cessazione delle attività da parte della Fondazione e di quanto siano convinti che tale situazione sia divenuta insostenibile, perché non rende giustizia a chi, come i professori dell’orchestra, i dipendenti della Ico Tito Schipa di Lecce , hanno dato l’apporto professionale e la propria passione allo sviluppo e alla promozione culturale del territorio Salentino. Nella nota si legge, infine, che i soggetti, che hanno la responsabilità a decidere per il futuro della Ico Tito Schipa di Lecce, sono i soci fondatori e in particolare la Provincia e il Comune di Lecce.
