Fondi per la ricerca dalla Comunità Europea, è questo l’antidoto contro la Xylella

Un appuntamento importante per decidere le contromisure da prendere su un problema su cui non si può più tergiversare, ma bisogna agire e farlo in fretta per evitare che un contagio territoriale diventi di più ampio respiro e coinvolga altre zone attualmente non infette.

A poche settimane dalla sua ultima visita, quando a gennaio ha partecipato a Gallipoli ad un convegno promossa dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) nazionale sulle fitopatie e sulla Xylella Fastidiosa, è tornato nel Salento, Dino Scanavino, il Presidente della Confederazione nazionale Agricoltori, per analizzare nuovamente l’emergenza che sta interessando gli ulivi della provincia di Lecce, Brindisi e Taranto e per mettere a punto le richieste da avanzare all’Unione Europea e alle altre istituzioni preposte.

Un appuntamento importante, quindi, per decidere le contromisure da prendere su un problema su cui non si può più tergiversare, ma bisogna agire e farlo in fretta per evitare che un contagio territoriale diventi di più ampio respiro e coinvolga altre zone attualmente non infette. E così, questa matttina, presso la Camera di Commercio di Lecce, si è tenuto un vertice congiunto tra la Cia nazionale, quella regionale e quella delle province di Lecce, Brindisi e Taranto. La riunione è stata presieduta proprio da Scanavino e ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente della Cia Puglia Raffaele Carrabba; della giunta regionale della Cia; del presidente della Cia di Lecce, Giulio Sparascio; di quello di Brindisi, Giannicola D’Amico; di quello di Taranto, Franco Passeri; di alcuni rappresentanti e tecnici della Regione Puglia e di Marina Barra, direttore del Cra.

Terminato l’incontro si è subito tenuta la conferenza stampa per illustrare ai giornalisti le decisioni prese in riunione. Era assente il Commissario straordinario, Giuseppe Silletti dal quale però sono partite le linee guida. Come è noto, lunedì mattina partirà il piano di interventi stilato dal Commissario che prevede l’eradicazione degli ulivi infetti nella provincia di Brindisi, nonostante molti agricoltori sono pronti a fare resistenza e non intendono retrocedere di alcun passo rispetto alle decisioni prese.

Considerando, quindi, che l’emergenza Xylella ha già determinato ingenti danni al comparto agricolo mettendo in ginocchio migliaia di olivicoltori salentini, compromettendo il paesaggio e l’ambiente rurale nel nostro territorio e che rischia, purtroppo, di espandersi alla restante parte della Regione Puglia, ma anche in Italia e in Europa, si è chiesto che del problema se ne possa far carico la Comunità Europea ed il Governo nazionale stanziando adeguate risorse economiche.

Tali risorse dovranno poi essere destinate alla ricerca scientifica che possa permettere di potenziare la lotta al vettore e possa limitare l’espandersi del batterio; alla ricerca scientifica per selezionare varietà resistenti al batterio; alle aziende agricole per lavori straordinari agli oliveti da attuare nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto al fine di abbattere la proliferazione del vettore; al risarcimento dei danni diretti subiti sino ad oggi dalle aziende agricole pugliesi e che saranno subiti in futuro; al risarcimento dei danni indiretti rappresentati dai mancati redditi subiti dalle aziende agricole pugliesi, fino ad oggi ed in futuro; alle misure a sostegno dell’integrazione del reddito degli olivicoltori; alle azioni di divulgazione per far conoscere il ciclo biologico del batterio e del vettore con le relative azioni di contenimento.

Le altre richieste avanzate alla Comunità Europee riguardano la possibilità di cercare di arrivare ad una scelta dettagliata e selettiva dell’eradicazione degli ulivi, interessando il minor numero possibile di piante; che l’esecuzione dei trattamenti con prodotti fitosanitari per colpire il vettore avvenga prioritariamente con sistemi di lotta integrata e biologica e con un uso controllato della chimica valutando l’impatto sanitario che si potrebbe avere sul territorio; che le aziende agricole salentine vengano esentate dal pagamento dell’Imu agricola e dal pagamento per gli anni 2015 e 2016 dei contributi previdenziali.  

“Dobbiamo far capire agli olivicoltori che ci deve essere un sacrificio necessario per bloccare il problema e per evitare che Xylella superi i confini territoriali. Abbattere migliaia di ulivi servirà a risolvere il problema ed è certamente preferibile al ritrovarsi un domani completamente senza ulivi”. Sono state queste le prime dichiarazioni del Presidente Nazionale della Cia, Dino Scanavino che poi fa un altro importante annuncio: “Abbiamo chiesto se fosse possibile una condivisione del problema con gli olivicoltori di tutta Italia e se questi siano d’accordo a stanziare una somma di solidarietà da destinare al comparto olivicolo pugliese per far fronte a quella che, senza condivisione, solidarietà e convincimento di tutti, potrebbe diventare una catastrofe a livello nazionale ed europeo”.  



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