Gallipoli, stretta sui lidi: Federbalneari annuncia ricorso

Si è¨ concluso da poco il vertice in prefettura in cui si è¨ discusso dell’ordinanza che il 20 giugno ha regolamentato, e non poco, la vita notturna negli stabilimenti balneari gallipolini. Federbalneari ha annunciato che farà ricorso per rigettare la decisione

Fa ancora discutere l’ordinanza del 20 giugno scorso che impone la serrata alle 21.30 delle attività notturne dei lidi gallipolini, con il contemporaneo stop alla somministrazione di alcolici. Una decisione che proprio non è andata giù ai gestori degli stabilimenti, i quali la considerano come un’offesa vera e propria alle ambizioni turistiche e imprenditoriali di una città che continuava a crescere sotto i due aspetti citati. Ieri sera, un vertice che si è svolto e protratto fino a tarda ora presso il Victoria Palace di Gallipoli, ha ribadito le chiare intenzioni dei proprietari dei lidi balneari, aderenti a Federbalneari, di non fare alcun passo indietro rispetto alla decisione di rigettare l’ordinanza firmata dal sindaco gallipolino, Francesco Errico e riveduta e corretta anche dalla Prefettura.

Proprio per discutere di questa spinosa questione e per fare un’ulteriore analisi dell’ordinanza, è stato convocato un vertice questa mattina in Prefettura da parte del prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta. Alla riunione hanno preso parte il sindaco di Gallipoli Francesco Errico; il presidente dell’Associazione Federbalneari Salento Mauro Della Valle; il presidente della Sib Vito Vergine ed il delegato della sezione turismo di Confindustria Vincenzo Portaccio.

Il Prefetto ed il sindaco hanno ribadito i motivi della decisione presa e sottoscritta lo scorso 20 giugno. Non un modo per penalizzare gli operatori balneari, né altre categorie, ma uno strumento, a loro dire, per arginare il fenomeno allarmante dell’abusivismo che la scorsa estate, soprattutto nel mese di agosto, si è manifestato sotto gli occhi di tutti. Lo stesso peso, per arrivare a questa drastica soluzione, lo hanno avuto il consumo snodato di alcool e droga, i dati allarmanti sul sempre crescente fenomeno dello spaccio e gli schiamazzi, che si protraevano fino all’alba, dovuti alla musica troppo alta.

Dal canto suo, Mauro Della Valle, ha ribadito l’intenzione di non accettare questa decisione e ha annunciato di voler presentare ricorso contro l’ordinanza. “Questi sono provvedimenti troppo restrittivi ed intempestivi, perché sono stati assunti il 20 giugno, ad inizio stagione estiva, mentre la questione andava affrontata per tempo, magari a febbraio. Ancora non si sa nulla sui parcheggi, illuminazione e servizi del Comune. Siamo d’accordo che i liti non debbano trasformarsi in discoteche, ma garantiamo almeno il minimo indispensabile per attrarre turisti e farli rimanere, perché in questo modo la nostra attività subirà un grosso danno economico”.