Giunta Salvemini, le critiche del M5S: ‘Servivano figure di spessore superiore, invece per ricompensa…una poltrona’

Polemiche sulla Giunta Salvemini, Arturo Baglivo del M5S critica la competenza di alcuni assessori e il rischio di spartizione poltrone con le partecipate di città

Fatta la Giunta, arrivano le polemiche. Come succede da sempre e come era prevedibile. Salvemini nella giornata di sabato pomeriggio ha presentato la sua squadra alla città, donne e uomini che lo affiancheranno nella gestione della cosa pubblica per i prossimi cinque anni. Se tutto andrà come dovrebbe andare…

Ma insieme ai complimenti e agli osanna non sono mancate le polemiche e le recriminazioni. Interne ed esterne alla maggioranza.

Come raccontato nelle nostre pagine, i malumori hanno preso piede all’interno delle forze che hanno vinto le elezioni e tanti sono stati gli elettori dell’Udc che non hanno condiviso la scelta di sacrificare Carlo Mignone nella compagine governativa.

L’ex assessore all’Ambiente si aspettava una riconferma ma il primo cittadino ha scelto diversamente e al consigliere in quota  Scudocrociato spetterà con ogni probabilità il gradino più alto dell’Assise consiliare.

Poi è toccato al candidato sindaco del centrodestra, Saverio Congedo, far sentire le sue rimostranze, nel timore che le società partecipate possano essere considerate merce di scambio, così si dice nella polemica politica, per accontentare chi non ha trovato rappresentanza in Giunta.

Oggi è la volta del M5S. Arturo Baglivo prende carta e penna e si scaglia contro il sindaco. La sua è una presa di posizione contro l’inadeguatezza di alcuni assessori a ricoprire la carica assegnata: ‘L’assegnazione degli assessorati di Salvemini è avvenuta ancora una volta sulla base del do ut des politico, con logiche spartitorie classiche della vecchissima politica di cui a quanto pare Salvemini ben conosce i meccanismi. Noi, invece, avremmo assegnato gli incarichi sulla base delle competenze e del progetto politico condiviso attingendo da tutta la società civile, utilizzando professionalità in grado di offrire alla città quello che sinora le era stato negato’.

Baglivo, insomma, sottolinea una contestazione che in città sta girando molto in queste ultime ore: alcuni assessorati chiave sarebbero stati assegnati a persone che non hanno un curriculum diciamo corrispondente alle materie che andranno ad affrontare.

In realtà non sta scritto da nessuna parte che per ricoprire il ruolo di assessore bisogna avere un cursus honorum eccellente, ma è ovvio che la competenza e la ferratezza possano aiutare…

‘Le competenze messe in campo in giunta saranno dimostrate dalla prova dei fatti – scrive il candido a sindaco pentastellato -, sperando che nel frattempo questa gestione della cosa pubblica non produca ulteriori danni. Per quel che ho letto, mia opinione ovviamente, alla città sarebbero servite figure di spessore superiore, ma al di là di questo, è paradossale che alcune figure della precedente amministrazione Salvemini che avevano svolto egregiamente il loro ruolo non siano state riconfermate nel ruolo assessorile’.

L’impressione dei grillini è che a breve, nel momento delle nomine a ruoli apicali delle partecipate, si prosegua con una vera e propria ricompensa delle prestazioni elettorali : ‘Se così sarà, ancora una volta, il ruolo dell’amministratore di una partecipata non sarà dato in base alla competenza ma solamente all’opportunità politica al dover, di fatto, ricompensare chi ha contribuito alla cosiddetta “vittoria”. Questo modus operandi è legato ad una visione della città  e della politica cittadina antica e ancorata alla distribuzione delle poltrone. Una visione che di fatto non aiuterà mai allo sviluppo della città’.



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