‘Lecce è una carta sporca e nessuno se ne importa’ verrebbe da dire parafrasando l’indimenticato e indimenticabile Pino Daniele che nei suoi versi parlava di un rifiuto che non è solo fisico ma anche morale. Ormai il dibattito è al centro dell’agenda politica, anche e soprattutto nei giorni di festa. Sì, perché proprio nei giorni di festa la città si popola fino all’inverosimile di turisti e vacanzieri ed è chiaro che i disagi dal punto di vista dell’igiene pubblica si vivano senza se e senza ma.
Di chi è la colpa? Facile domandarselo, difficile rispondere al quesito. Verrebbe quasi da dire che certi disservizi sono fisiologici quando il contenitore (il centro storico) è più piccolo del contenuto (i suoi visitatori).
Ma qualcosa bisogna pur fare e tutti devono giocare il proprio ruolo per ridurre al minimo l’altra faccia della medaglia di un’invasione – quella dei turisti – che porta benessere e felicità a Lecce e nel Salento.
L’opposizione gioca il suo ruolo di pungolo. Qualche giorno fa, Antonio Rotundo con un comunicato stampa molto forte aveva lanciato le accuse all’amministrazione comunale: ‘Il capitolato che regola la raccolta è stato fatto con i piedi, il Sindaco dovrebbe chiedere scusa per i disservizi ai cittadini e ai commercianti che non sanno più come gestire la raccolta differenziata nei bidoncini che non entrano nemmeno nei piccoli esercizi commerciali’.
La Giunta ha immediatamente replicato con l’assessore al ramo, Andrea Guido che non solo ha rimarcato l’attività di controllo del Comune affinchè la differenziata venga fatta responsabilmente ma ha anche tirato le orecchie agli esercenti, rimproverandoli per le lamentale che non trovano riscontro nella disponibilità del Comune ad ampliare i centri di raccolta e gli orari di conferimento.
"Vorrei specificare che assolutamente non corrisponde al vero l’accusa mossa nei confronti dell’Amministrazione Comunale inerente il mancato sanzionamento dei locali indisciplinati. Sono ben 8 le multe fatte da Vigili ed Ispettori Ambientali nelle ultime 48 ore. Il personale comunale è impegnato ogni giorno nei controlli sia in centro, sia in periferia, sia nelle marine. Ciò che emerge è solo mancanza di rispetto, inciviltà e negligenza. Leggo di locali del centro che si lamentano perché la raccolta del vetro avverrebbe solo 2 volte a settimana, quando invece è stato concordato un ritiro giornaliero fino alla fine della bella stagione attraverso una squadra che ogni giorno, alle 05.00, si occupa esclusivamente del ritiro di questa frazione e, con un progetto pilota sperimentale, sono stati garantiti anche i conferimenti straordinari pomeridiani e notturni per andare incontro alle esigenze delle utenze non domestiche presenti nel centro storico tramite autocarro “ecomobile” ed autocompattatore attivi ogni giorno e ogni notte, così come concordato con gli stessi gestori dei locali, in Via Paladini, Via Augusto Imperatore, Piazzetta Vittorio Emanuele (Santa Chiara), Porta Napoli e Piazza Santa Croce. Il conferimento, quindi, per chi ha voglia di farlo, si può effettuare praticamente 3 volte al giorno: dalle 22.00 alle 05.00 (orario previsto dal capitolato), dalle 14.00 alle 16.00 e dalle 03.00 alle 05.00 (servizio con ecomobile nei punti di raccolta).’
Guido punta il dito contro il modo approssimativo e superficiale dei leccesi di portare avanti la tanto attesa raccolta differenziata che è un concetto più bello a dirsi che a farsi. Non solo l’assessore è anche abbastanza chiaro sul rischio di compromettere l’intero ciclo dei rifiuti. Chiunque debba gestire i tanti bidoni sul proprio balcone di casa in cui differenziare i rifiuti sa che spesso deve appellarsi a tutto il proprio senso civico per ‘portare a termine la missione’ ogniqualvolta in cui si deve gettare un rifiuto. Figuriamoci quando si gestisce un’attività commerciale nel pieno del boom turistico…
Eppure è qualcosa alla quale tutti si devono in fretta abituare. Inutile rimpallarsi le responsabilità gli uni sugli altri. La differenziata è una cosa complessa da gestire. Va fatta per il rispetto dell’ambiente e delle generazioni future, non tanto per il deterrente rappresentato da qualche multa più o meno salata. Ma ci vuole tempo e soprattutto pazienza. La cultura nel conferire i rifiuti in maniera intelligente non può cambiare da una settimana all’altra. Nel frattempo sarebbe bene abbassare i toni della polemica.
