Istituzione Consulta delle Imprese, a Lecce l’europarlamentare Massimo Paolucci

Il neo parlamentare europeo ha tenuto una conferenza presso l’Hotel Tiziano in cui ha illustrato gli obiettivi della nuova Consulta provinciale degli imprenditori. Il suo tour per la Regione continuerà nel pomeriggio con l’incontro con il sindaco di Nardè², Marcello Risi

E’ da tempo, ormai, diffusa l'idea che vi sia una reale assenza di comunicazione tra la sfera politica e il mondo dell'economia, la quale ha generato, sempre più negli ultimi anni, vere e proprie “distanze” tra le politiche messe in atto dalle istituzioni e le reali esigenze del sistema imprenditoriale. Si tratta di due realtà (politica e impresa) che, pur ispirati dall’esigenza comune di accrescere sia lo sviluppo economico-sociale che il livello occupazionale, non riescono a interloquire tra loro. Gli imprenditori non si fidano della politica e, a parte dei rapporti individuali singoli che si formano naturalmente, si affidano solo al colore politico di riferimento e non riescono a dialogare con quelli contrapposti.

Per questa ragione il Pd leccese ha deciso di intraprendere la strada della “Consulta delle Imprese”, che dovrà costituire un luogo nel quale discutere e generare soluzioni e condizioni sostanziali di crescita sociale e civile, mediante una nuova modalità di partecipazione democratica imperniata sull'ascolto e sul confronto tra il Partito Democratico ed il mondo economico e produttivo salentino. Come dichiarato dai vertici del partito, non ci dovranno essere bandiere politiche, ma solo un confronto costruttivo in cui si cercherà di trovare soluzioni di crescita. Cosa che si cercherà di fare con imprenditori di qualsiasi livello (provinciale, regionale, nazionale, europeo). L’imprenditore si dovrà sentire protetto e sostenuto, anche se facente parte di un’altra bandiera politica. L’impresa, infatti, deve saper sopravvivere a qualsiasi stagione politica e non può pensare di farsi forza solo su una fase politica favorevole.

La consulta si pone l’obiettivo di essere uno spazio di discussione nuovo e inedito rispetto al passato, che intende valorizzare interamente il rapporto tra la Politica e il mondo dell'impresa, tra la sfera decisionale e il ceto produttivo più avanzato della società. Nelle intenzioni del Partito c’è quello di creare uno spazio moderno ed efficace nel quale l'interlocuzione dovrà essere immediata e reale. Le riunioni potranno essere richieste da tutti, dovranno essere ufficiali e trasparenti e si cercherà di aprirle ad associazioni imprenditoriali a cui si darà ascolto. Il taglio che si vuole dare, nelle parole degli esponenti del partito, è di tipo pratico, non teorico come troppo spesso è stato fatto in passato, e finalizzato alla risoluzione dei problemi.

L’ideale istituzione della “Consulta delle Imprese” è avvenuta questa mattina presso l’Hotel Tiziano di Lecce, in occasione della presenza in Puglia del Parlamentare Europeo, Massimo Paolucci, votato nel Salento ed in tutta la circoscrizione Meridionale, il quale ha aperto un confronto col territorio della Provincia di Lecce e, durante il corso della giornata, farà proprie le istanze e i temi del mondo imprenditoriale locale. Oltre all’incontro con molti sindaci salentini, infatti, è previsto per le 18, nell’aula consigliare di Nardò, l’incontro con il sindaco neretino Marcello Risi, denominato “L’Europa incontra le città”. Nella conferenza del Tiziano, oltre a Paolucci, erano presenti, tra gli altri, l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone, un esponente della segreteria provinciale del Pd, Luigi Sansò; il consigliere regionale, Sergio Blasi, il segretario provinciale del partito, Salvatore Piconese; l’onorevole Salvatore Capone.

Sono state queste le parole pronunciate dal neo parlamentare europeo, Massimo Paolucci, a margine dell’incontro: “Ringrazio del risultato strepitoso ottenuto in questa Regione. Le circa 10mila preferenze ci impongono di mantenere un contatto costante con questa parte del territorio. Insieme al premier Matteo Renzi, ci siamo imposti di modificare le norme che rendono l’Europa una prigione e non un’opportunità. Dobbiamo cercare di sbloccare risorse europee che ora sono bloccate perché gli imprenditori non ce la possono fare da soli e hanno bisogno del sostegno delle istituzioni. È questo l’obiettivo che si pone la Consulta delle Imprese. Dobbiamo inoltre cercare di mettere insieme i Comuni per fare un lavoro non di campanile, ma di zona”.