La 275 si farà. La Maglie-Leuca nel piano di investimenti Anas 2016-2020

La conferma arriva direttamente dall’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade. Entro la fine dell’estate la società presenterà a Mit e Regione Puglia la soluzione che intende perseguire. Scongiurata l’ipotesi di non realizzare il raddoppio dell’arteria stradale salentina.

Pericolo scongiurato, il raddoppio della Strada Statale 272-Maglie Leuca si farà!
 
A darne notizia con un comunicato stampa ufficiale l’Anas che tende a precisare che: “In riferimento ad alcune notizie apparse sulla stampa, Anas intende confermare la presenza del progetto di ammodernamento della SS 275 Maglie-S. Maria di Leuca nell’ambito del proprio programma di investimenti pluriennale 2016-2020”.
 
Eh sì perché in questi giorni sono state tante le voci che si sono rincorse circa la possibilità che l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade potesse eliminare l’ammodernamento di questa importante arteria – sia per quel che riguarda le tantissime persone che quotidianamente la percorrono, che per quel che concerne il comparto turistico che dalla sua messa in sicurezza ne gioverebbe grandemente – dalle opere strategiche benché questo sia stato deciso dal Cipe.
 
A lanciare l’allarme, con un editoriale pubblicato su queste colonne nella giornata di ieri, era stato, tra gli altri, Biagio Ciardo, Promotore del Comitato 4 corsie per lo sviluppo e la vita, il quale lamentava il fatto che ANAS non riuscisse a trovare il bandolo della matassa che lei stessa creato, rischiando di far tornare indietro di oltre due decenni lo stato dell’arte di questa infrastruttura.
 
Un’altra voce che si univa a quella dell’ex consigliere di “Palazzo dei Celestini” è stata quella dell’Avvocato Pietro Quinto che, commentando la sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite che ha dato torto CCC per l’appalto dei lavori della 275 in favore dell’impresa ATI Matarrese-Coedisal, da lui rappresentata in giudizio aveva affermato: “La soddisfazione per l’ennesimo risultato positivo conseguito in sede giudiziaria cede oggi il passo alla delusione che deriva dall’aver appreso che addirittura a livello di presidenza Anas e di Ministero delle Infrastrutture si stia ipotizzando un annullamento della gara, o ancor più, di riconsiderare l’opera non più ritenuta di interesse strategico”.
 
Fortunatamente, salvo nuovi capitoli dell’ultima ora che si potrebbero verificare questo pericolo è scongiurato e, da quanto affermato da Anas nella nota stampa fatta pervenire alle redazioni: “Entro la fine dell'estate l’Azienda presenterà al Mit e alla Regione Puglia la soluzione operativa che intende perseguire, tenendo conto dei preminenti interessi pubblici da salvaguardare, delle specificità ambientali del territorio, dei costi per la realizzazione dell’intervento e della necessità di procedere celermente con l’avvio dei lavori, finora fermati dall’enorme contenzioso che ha caratterizzato il procedimento di gara”.



In questo articolo: