La Poli provoca: «domenica andiamo a sceglierci il Presidente meno peggio»

Adriana Poli Bortone non ci sta a guardare le mosse del centrosinistra che si organizza in pompa magna per le primarie mentre il centrodestra sembra già rassegnato alla sconfitta ancor prima di aver individuato il suo candidato.

Se il centrosinistra è in grande fermento per le primarie di domenica 30 novembre, il centrodestra sta alla finestra a guardare ciò che accade in casa altrui, magari sperando in un passo falso. Anche perché questo tipo di consultazioni se da un lato muovono e alimentano energie positive e tengono alta l’attenzione dell’elettorato, dall’altro lasciano strascichi polemici non di poco contro.

Non è un caso che tra Michele Emiliano, Dario Stefano e Guglielmo Minervini ci siano state in queste settimane più occasioni d’attrito che di amicizia: l’ex sindaco di Bari ha rimproverato al senatore di Sel l’amicizia personale con Pierferdinando Casini e poi quella, altrettanto personale, con Vendola, quasi a sottolineare la sua adesione di comodo a percorsi politici differenti purché lo mettano al centro dell’attenzione. Stefano, dal canto suo, ha più volte mandato a dire all’ex magistrato che non può considerarsi estraneo alla maggioranza che governa in via Capruzzi, essendo il segretario di un partito che ha condiviso e sottoscritto ogni atto di Vendola.
Guglielmo Minervini, in più circostanze, ha invece imputato ai due la comune appartenenze ad un vecchio modo di fare politica dal quale lui si dissocia. E se queste polemiche hanno riscaldato anche positivamente l’ambiente del centrosinistra, la domanda che ci si pone è questa: alla fine delle primarie ritorneranno tutti a remare nella stessa direzione o i rapporti personali consumati impediranno la sintesi politica?

Nel centrodestra questi problemi non se li pongono proprio e si attende ancora la nomination: toccherà, come sembra, al presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli o al sindaco di Lecce, Paolo Perrone? E che ne sarà dell’auto candidatura di Nino Marmo?
Insomma tutto è in stand-by al punto che Adriana Poli Bortone, membro dell’ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale ci scherza, ma non tanto, su «Se qualcuno pensa che ormai tutte le regioni devono andare alla sinistra e che in Puglia per il centrodestra sia solo una gara a perdere, non ci resta che andare a votare domenica alle primarie del centrosinistra, almeno potremmo con il nostro voto scegliere il Presidente “meno peggio” per la Regione. È questo che dobbiamo fare?».

Insomma, davanti all’immobilismo del centrodestra occorre recuperare un minimo di protagonismo, andandosi a scegliere, o almeno dando il proprio contributo, il candidato della “gente”, il candidato che appare destinato a vincere per i pugliesi.