La storia infinita dei lavoratori Alba Service: ennesimo sit-in aspettando fondi e stipendi

La Corte dei Conti boccia l’anticipazione di cassa in attesa dei fondi da Roma. La Regione non assicura i servizi non fondamentali e la manutenzione di strade e scuole risulta bloccata. L’ira dei sindacati:’Un continuo scaricabarile, un rimbalzo di responsabilità’.

Uno “scaricabarile”, un rimbalzo di responsabilità che i dipendenti Alba Service non intendono più accettare. La soglia di sopportazione, ormai, risulta al limite e le famiglie dei dipendenti hanno bisogno di risposte concrete dal panorama politico. Per il momento, solo parole; in quanto a fatti, però, la strada appare ancora abbastanza tortuosa. Ieri sera, i lavoratori erano lungo via XXV Luglio – a ridosso della Prefettura del capoluogo salentino – al fine di segnalare al rappresentante territoriale del governo, dott. Claudio Palomba, quanto questa spasmodica attesa stia letteralmente esasperando ogni singolo partecipante alla protesta. «Anche oggi vogliamo essere in prima fila attraverso una manifestazione nel cuore della città», dice Giuseppe Pietro Mancarella, segretario COBAS Lecce, contattato stamattina via telefono dalla redazione di Leccenews24.it. Piuttosto indicativi i cartelli esibiti dai protagonisti dell’annosa vicenda. “Operai Alba Service, 14 mesi di tortura. Basta! Gabellone deve finirla”; oppure “Dipendenti Alba Service lottano per il lavoro e 7 mensilità arretrate”.

Ci spiega con molta chiarezza la motivazione dei sit-in, peraltro già in fase di svolgimento stamattina e sempre nella centralissima via leccese:«C’è un ritardo da parte del Governo nell’erogazione dei finanziamenti che sarebbero dovuti giungere entro il 28 febbraio. La Regione Puglia, che secondo gli accordi doveva occuparsi dei servizi non fondamentali (Centri per l’Impiego, turismo ecc.), non lo sta facendo. E la Provincia di Lecce, a cui invece vengono affidati servizi fondamentali quali manutenzione strade e scuole, dice di non avere fondi a disposizione». Da Roma, infatti, la Corte dei Conti avrebbe bloccato la richiesta dei Palazzo dei Celestini di anticipare le somme promesse per salvare la società. Insomma, il quadro appare tutto fuorché idilliaco. E dire che lo scorso 16 febbraio – quando venne sospeso l'iter di licenziamento ed Alba Service comunicò di voler ponderare ad un nuovo piano industriale attraverso alcune simulazioni – lo stesso Mancarella non negò affatto un 'cauto ottimismo'. Trascorsi due mesi, la situazione non sembra molto cambiata.

Giunge, a tal proposito, un ordine del giorno firmato ieri dal Sindaco di Lecce, Paolo Perrone, durante il Consiglio Comunale. Provvedimento attuato per venire incontro alle esigenze della Lupiae Servizi in alcuni settori operativi (verde pubblico e manutenzione dei marciapiedi cittadini), nevralgici per assicurare la pulizia e il decoro della città. La proposta avanzata dal primo cittadino leccese è quella di attingereper un annodalla platea degli operai dell'Alba Service.

L'auspicio – si legge in una nota diramata da Palazzo Carafa – è che tale proposta possa raggiungere l'obiettivo prefissato per ridare serenità a numerosi lavoratori e alle loro famiglie in seguito  alle note vicende che hanno interessato la società Alba Service”.



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