Lavoratori del Gruppo Palumbo in presidio permanente sulla SS 275. Lettere di licenziamento a 160 operai

La protesta è andata nuovamente in scena questa mattina presso una stazione di servizio che sorge sulla statale. L’assessore regionale al Welfare Salvatore Negro ha espresso solidarietà e assicurato il proprio sostegno ai lavoratori.

Proteste per un lavoro che va via. Ancora. Ci risiamo. L’economia salentina fa i conti ogni giorno con fondi che non ci sono e operai che perdono il posto di lavoro, la certezza per tante famiglie.

Chi protesta oggi? Ci si chiede quasi ogni giorno davanti alla scena di persone disperate che chiedono futuro solitamente alle porte delle Istituzioni.

Oggi, tocca ai lavoratori edili delle società del Gruppo Palumbo che questa mattina sono scesi sulla SS 275, l’arteria che, nonostante i proclami, rimane così com’è, senza interventi di ammodernamento o che dir si voglia. Sono circa 160 gli operai che hanno ricevuto le lettere di licenziamento.

Nulla di nuovo sotto il sole, quindi. Dopo l’annuncio che la 275 si farà e verrà raddoppiata, piovono lettere di licenziamento. E giù con le manifestazioni di malcontento, come quella messa in atto dalle 7 del mattino da parte dei lavoratori del Gruppo Palumbo che si sono assiepati all’altezza di Scorrano e lì rimarranno ad oltranza – dicono – facendo i turni in gruppi di 50, fino all’incontro col Prefetto a Lecce. Una protesta che va avanti e che è partita da giorni.

A commentare la vicenda l’assessore regionale al Welfare Salvatore NegroIn trent’anni di progettazioni e annunci sembra che nulla sia cambiato – sottolinea  – Tante riforme annunciate senza mai una novità, oppure finite nelle maglie della burocrazia che, ad esempio, ha varato capolavori come  il codice dei contratti che appesantisce e crea problemi all’iter di realizzazione delle opere pubbliche”.

Una situazione che non si può più sostenere, che ha visto il blocco della realizzazione di arterie fondamentali per il territorio come  la SS 275. La messa in sicurezza di una strada che è tanto frequentata va a braccetto con uno sbocco occupazionale importante a favore – come dice Negro – di “tanti lavoratori oggi oppressi dallo spettro della disoccupazione. L’auspicio è che il Governo nazionale e l’Anas possano mettere presto la parola fine a questo appalto e che dopo 30 anni possa essere realizzato in tempi brevi l’ammodernamento e l’ampliamento della SS 275 da cui dipende buona parte dello sviluppo economico dell’intero Salento”.



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