Le spine nel fianco di Silvio si chiamano Raffaele e Pippo

Se nel calcio i destini dell?amato Milan non contribuiscono a risollevare l’immagine di Berlusconi, anche in politica mala tempora currunt. Oggi pomeriggio Fitto ed i suoi ricostruttori proveranno a teorizzare il parricidio

Silvio Berlusconi è convinto che i due suoi più grandi problemi, al momento, siano Filippo Inzaghi e Raffaele Fitto e  anche il Ruby ter e il Ruby quater sembrano passare in secondo piano.
 
L’allenatore del Milan proverà a smentirlo domani pomeriggio, mentre l’Europarlamentare magliese si metterà d’impegno per dargli ragione nel pomeriggio di oggi.
 
È previsto, con inizio alle 16.00, presso l’Auditorium del Massimo, nel quartiere Eur di Roma, l’incontro organizzato dall’ex Governatore di Puglia. Il tema è tutto un programma: Ricostruttori di Forza Italia e del Paese. Anche il sottotitolo non scherza: Costruiamo idee per restituire speranza al futuro dell’Italia e
dell’Europa.
 
Insomma, la guerra dei mondi tra il Cavaliere di Arcore e il suo ex pupillo sembra solo all’inizio e ricorda molto da vicino l’altra epica battaglia che Berlusconi sostenne a testa bassa contro Gianfranco Fini, anch’ègli suo ex pupillo finito, poi, in disgrazia (politica).
 
In settimana grandi erano stati gli scossoni in Puglia, nella regione fittiana, quando, re Silvio aveva deciso di chiamare come commissario di Forza Italia Luigi Vitali, ex Sottosegretario alla Giustizia, che tanto amico del principe Raffaele non è. Il tutto alle porte delle elezioni regionali, nel momento in cui vanno compilate le liste del partito per sostenere la candidatura di Francesco Schittulli che è stato direttamente benedetto alla corte di Arcore e può cominciare la sua campagna elettorale contro Emiliano da una distanza che, al momento, appare siderale ma, chissà, in politica tutto può essere.
 
La nomina di Vitali ha prodotto gli effetti che doveva produrre ed i coordinatori provinciali azzurri si sono dimessi in massa. Oggi Fitto dovrà dimostrare nella capitale di non essere soltanto a capo di un piccolo partito regionale, bensì il punto di riferimento di un malcontento che serpeggia a livello nazionale. Quindi, a questo punto, importante sarà vedere le facce dei partecipanti all’evento dei ricostruttore: se saranno sempre gli stessi che Raffaele vede anche a Bari, a Lecce, a Otranto e a Maglie poco cambierà. Se le truppe raccolte avranno una spalmatura nazionale ben più ampia il discorso dovrebbe farsi interessante e il parricidio potrtebbe stagliarsi all’orizzonte.
 
Chi come Schittulli sperava che i toni si smorzassero non è stato accontentato e domani Pippo Inzaghi avrà un motivo in più per non far perdere o pareggiare il suo Milan.
 
Fitto e i ricostruttori all’auditorium del Massimo a Roma
 



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