Sciopero avvocati, legali leccesi in assemblea straordinaria

Togati riuniti presso l’hotel Tiziano a Lecce: si discute della revoca o del proseguimento dello sciopero che sta interessando da giorni le aule di Giustizi.

Sciopero sì o sciopero no? O meglio, sciopero ancora? Per decidere in merito al proseguimento della protesta che sta interessando gli avvocati fin dal 18 febbraio scorso, questa mattina dalle 10, presso la Sala Congressi dell’Hotel Tiziano, i legali salentini sono stati convocati per discutere sulla linea da intraprendere.

Dopo la grande protesta del 20 febbraio che ha visto le associazioni di categoria davanti a Montecitorio, e che ha portato in piazza più di 10mila persone, gli avvocati hanno proclamato un nuovo sciopero dal 17 al 22 marzo e l'avvio di una “campagna di disubbedienza civile” nei tribunali.

Da qui la Commissione di Garanzia dell’attuazione della Legge sullo sciopero per i servizi pubblici essenziali ha invitato l’Ordine di Lecce a revocare immediatamente l’astensione in corso, perché priva secondo la Commissione dell’essenziale requisito del preavviso minimo.

Le richieste dei legali sono il ritiro da parte del nuovo governo del ddl delega sul processo civile e l'avvio di un dialogo "serio" con i rappresentanti della categoria.
Intanto, l’ OUA – organismo unitario avvocatura italiana, ha emanato una delibera in cui si legge che “le ragioni della protesta, manifestate da ultimo anche nella delibera assembleare assunta a Napoli il 16.01.2014, sono state recepite dalla stragrande maggioranza degli avvocati italiani che hanno aderito all’astensione e dagli Ordini della Sardegna e di Lecce, verso i quali esprime solidarietà per le coraggiose iniziative assunte, e si impegna a dar corso ad ogni possibile attività rivolta a conseguire gli obiettivi già posti con i precedenti deliberati e riaffermati in occasione della recente Conferenza Nazionale dell’Avvocatura”.

Da qui la conferma dello stato di agitazione, nella “necessità di una interlocuzione permanente con il Ministro della Giustizia nonché della partecipazione dell’Avvocatura nella composizione dell’Ufficio Legislativo del Ministero e nei Consigli Giudiziari”.

Pertanto l’ OUA ha invitato tutti i colleghi “ad utilizzare ogni forma lecita di disobbedienza civile, ivi compresi la revoca e/o la sospensione da parte dei COA territoriali di ogni forma di finanziamento e sovvenzione e, comunque, di sussidiarietà in favore degli uffici giudiziari; la cancellazione dagli elenchi dei difensori d’ufficio e del patrocinio a spese dello stato; il pagamento del contributo unificato soltanto dopo il ricevimento dell’apposito avviso della cancelleria; la rigorosa applicazione delle norme processuali, con sospensione di tutte le consuete attività di supplenza agli uffici”. 

Con queste premesse viene proclamata, così, l’astensione dall’attività giudiziaria civile, penale, amministrativa, tributaria e contabile per i giorni dal 17 al 22 marzo 2014, subordinando – si legge nella delibera “l’ eventuale revoca, al ritiro da parte del Governo del ddl sulla giustizia civile”.

Insomma, gli avvocati leccesi sono sul piede di guerra, se pur molti hanno preferito indossare nuovamente la toga nei giorni scorsi, facendo dietro front. Determinante sarà la riunione di questa mattina presso l’hotel Tiziano.



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