«Un bel colpo di teatro». Queste le parole usate da Giorgia Meloni per commentare le lacrime della ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova “riuscita nell’impresa di occuparsi di tutti meno che degli italiani”.
«L’unico settore che rilanciate grandemente è quello degli scafisti, della tratta del terzo millennio, che grazie a voi da domani ricomincerà a fare più soldi di ieri. Ed è l’unico, e questo effettivamente fa venire da piangere anche a me», ha tuonato la leader di Fratelli d’Italia, citando la commozione della sindacalista salentina durante la conferenza stampa per annunciare il via libera della sanatoria per gli immigrati.
Ma il suo discorso alla Camera, dopo l’intervento del premier Giuseppe Conte, ha scaldato gli animi, tant’è che quando si è acceso il microfono di Maria Elena Boschi, la capogruppo di Italia Viva è passata all’attacco. E la sua replica è stata altrettanto dura.
«Che lei, da donna a donna, attaccasse la ministra Bellanova per le lacrime non me lo sarei aspettata. Quando avrà fatto le tre di notte per salvare posti di lavoro seguendo 79 crisi occupazionali, come la Bellanova, potrà parlare, non prima».
«Io rispetto le sue idee anche se non le condivido, ma lei deve rispettare la storia personale di chi ha speso una vita a fianco degli ultimi, deve rispettare la storia personale e politica della Bellanova, che da bracciante, sindacalista e politica merita rispetto e non di essere derisa per le lacrime», ha aggiunto rivolgendosi alla leader di FdI.
Nella querelle si è inserita la deputata di Fratelli di Italia Augusta Montaruli: «Da donna a donna ricordo alla collega Maria Elena Boschi che Giorgia Meloni è stata tra le prime e tra i pochi ad esprimere solidarietà al ministro dell’Agricoltura quando in molti, anche da sinistra, la insultavano per il suo abbigliamento. Il presidente di Fratelli d’Italia non ha criticato le lacrime del ministro Bellanova, ma l’oggetto della sua commozione».
«Piuttosto che lanciare accuse infondate, quindi, il capogruppo di Italia Viva ci sveli cosa le ha detto di così strabiliante il presidente del Consiglio Conte per far cambiare in due ore il parere a lei e a Renzi sull’inadeguato ministro della Giustizia Bonafede», ha concluso.