Loredana Capone raddoppia. È suo l’assessorato lasciato da Liviano

Il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano non è stato convinto dalle parole di Gianni Liviano che si era detto estraneo alle procedure che hanno portato all’aggiudicazione degli stati generali del turismo ad un suo amico.

Alla fine, come avevamo anticipato l’altro giorno, Michele Emiliano ha accettato le dimissioni di Gianni Liviano, il suo assessore all’industria turistico-culturale che, dopo soli 3 mesi di coordinamento dell’assessorato, ha rimesso la delega al Governatore. Fatale per il politico tarantino, eletto nelle ultime regionali nella lista ‘Emiliano, Sindaco di Puglia’, la gara di 39mila euro vinta dalla società di un suo amico che ha organizzato gli Stati generali del turismo nelle provincie pugliesi per raccogliere idee e suggerimenti finalizzati ad aiutare le politiche dell’assessorato.
 
Quelle idee e quei suggerimenti non andranno perduti perché a trasformarli in proposte e progetti concreti ci penserà Loredana Capone che oltre a ricoprire il dicastero alle attività produttive guiderà, per ora solo ad interim, anche quello che era appartenuto a Liviano.  
 
Una sfida importante quella che raccoglie la salentina, che ha avuto un percorso strano nella gestazione della Giunta Emiliano. Ricordiamo infatti che, quand’anche abbia ricevuto tantissimi voti la Capone non è risultata tra gli eletti del consiglio regionale. Tuttavia per il principio delle quote rosa e per la stima che Emiliano ripone nell’avvocato leccese, Loredana Capone ha messo la freccia di sorpasso sugli eletti Blasi e Ebaterusso che non hanno mai nascosto il loro disappunto per la scelta del Presidente ed è andata a ricoprire l’assessorato che già aveva avuto nella precedente esperienza di Governo con Nichi Vendola.
 
Dopo le dimissioni di Liviano, la Capone raddoppia. L’ex magistrato non si è dimostrato convinto dalle parole del politico taratino che si è sempre dichiarato estraneo alle procedure che hanno consentito al suo amico di vincere il bando di gara ed ha accolto la lettera d’addio, passando tutte le competenze alla Capone.
 



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