Lupiae Servizi, le voci sulla nomina di Pagliaro agitano le acque. Botta e risposta tra Mazzei e Guido

Sulla probabile nomina dell’esponente di Puglia Popolare alla guida della municipalizzata di città scoppia l’ennesima polemica a Palazzo Carafa

La Lupiae Servizi torna al centro della polemica politica. Probabilmente è nel suo dna, certamente è nel suo destino. Dopo il salvataggio sì – salvataggio no che tenne accesi i fuochi della contrapposizione nella prima esperienza di governo cittadino a guida Carlo Salvemini, adesso l’oggetto del contendere sta nella nomina del nuovo amministratore unico della società partecipata di Palazzo di Città.

Voci di corridoio danno per imminente la nomina di Alfredo Pagliaro, Dino per gli amici, in quel ruolo di sottogoverno tanto ambito. Medico e politico di lungo corso, con una prestigiosa esperienza da presidente dell’Assise comunale quando vestiva la maglia del centrodestra, ha suscitato le critiche dell’opposizione rivolte non solo alla persona (che ne può sapere un medico di bilanci di un’azienda sempre sul chi va là), ma anche al metodo (perche non coinvolgere il Consiglio Comunale nella scelta).

Pacta servanda sunt

All’indomani della composizione della Giunta del Salvemini – bis furono in tanti a notare che delle forze politiche a sostegno del nuovo sindaco solo a Puglia Popolare non fosse toccato nulla (dando per scontata la prossima nomina di Carlo Mignone – Udc – alla Presidenza del Consiglio Comunale).

Era evidente che il partito coordinato nel Salento da Luigi Mazzei dovesse aspettarsi la prima nomina di sottogoverno, ovvero la presidenza di una municipalizzata. E così dovrebbe essere, come sempre avviene in politica quando bisogna assegnare posti.

L’attacco di Andrea Guido

Tocca al consigliere d’opposizione più suffragato sottolineare e contestare la eventuale nomina del nuovo amministratore unico di Lupiae Servizi.

Andrea Guido parte postando su facebook tutte le parole che Carlo Salvemini, quando era all’opposizione, lanciava contro i governanti dell’epoca sottolineando l’autoreferenzialità delle loro scelte, anche e soprattutto sulle partecipate.

‘Ora, quindi, il moralizzatore della politica, alla faccia della coerenza, sarebbe in procinto di nominare un politico di lungo corso, come Pagliaro, medico di base, ed un tempo militante nel centro-destra, senza alcuna cognizione di diritto e di economia, amministratore della società partecipata più grande del Salento’.

Ma c’è di più. A detta di Andrea Guido il decreto n. 39/ 2013, contenente “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190”, all’art. 7 prevederebbe espressamente il divieto a coloro che nei due anni precedenti abbiano fatto parte di un consiglio comunale con popolazione superiore a 15.000 abitanti di assumere incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico. Quindi Pagliaro non sarebbe nominabile.

‘Alcuni malpensanti – profetizza l’esponente di Fratelli d’Italia – Direzione Italia – sostengono che il duo Puglia Popolare – Sindaco Salvemini, dopo notti insonni, abbia insieme trovato un escamotage, ossia far dimettere il Consigliere Pagliaro prima dell’Assemblea Lupiae per la nomina dei nuovi vertici e della convalida degli eletti in Consiglio Comunale. Escamotage che siamo certi, non consentirebbe comunque la nomina di Pagliaro alla guida della società partecipata’.

La difesa di Mazzei

Non è che le giunte Perrone e Poli Bortone abbiano brillato per condivisione nelle nomine.

Quindi le parole di Andrea Guido hanno prestato il fianco alla replica scontata di Mazzei che venendo da una lunga militanza nel centrodestra ben conosce come vanno le cose da quelle parti: ‘Sono sorpreso dalla richiesta avanzata di coinvolgere il Consiglio Comunale di Lecce nella scelta del nuovo Amministratore Unico della Lupiae Servizi, tutto nel segno del cambiamento voluto dalla città e mai recepito dalla dirigenza del centrodestra. Nessuna voce si è alzata quando la precedente amministrazione a guida Paolo Perrone ha fatto le sue scelte per le nomine ad SGM e Lupiae Servizi. È suggestivo oggi chiedere il cambiamento quando non si possono più determinare le scelte…. a volte il silenzio è d’oro. Credo sia chiaro che un Sindaco appena insediato abbia nelle sue prerogative quella di scegliere la sua squadra che dovrà attuare il programma del cambiamento’.

A quando il Consiglio Comunale? Messuti intanto passa a FI

Il tutto mentre il Consiglio Comunale tarda ad essere nominato vista la lentezza delle procedure antecedenti alla proclamazione degli eletti e Gaetano Messuti sceglie di aderire a Forza Italia ricevendone in cambio la nomina a responsabile regionale per la Puglia delle liste civiche collegate al partito di Silvio Berlusconi.



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