Nardò tredici ore di musica contro il caporalato: aderisce anche la FISAC CGIL Lecce

Il prossimo 20 settembre, a Nardò un’iniziativa musicale a sostegno della lotta contro il fenomeno del caporalato, fortemente voluta dal cantautore Mino De Santis. Aderisce con forza anche la sigla sindacale FISAC CGIL Lecce.

La morte di Mohammed Abdullah, 47enne sudanese, nelle campagne di Nardò, unitamente a quella di Paola Clemente, nelle campagne di Andria e di Arcangelo De Marco nel tarantino, nell’ambito delle morti sul lavoro, lasciano una ferita ancora aperta. Non è solo l’inosservanza delle norme di sicurezza, bensì anche lo sfruttamento del lavoro e la riduzione in schiavitù di esseri umani. La sopraffazione di un uomo sull’altro sullo sfondo illegale della connivenza. Ecco perché il prossimo 20 settembre, a Nardò, durante una giornata istituita proprio per gridare un secco “No” al Caporalato, ci sarà cui anche la Fisac Cgil di Lecce (Lavoratori/Lavoratrici del Credito-Assicurazioni-riscossioni).

La sigla sindacale salentina “si propone di si propone di sensibilizzare le aziende e in particolare quelle del settore, perché proprio dal mondo della finanza, parta un segnale di civiltà e di affermazione del primato della dignità dell'essere umano sul capitale”. Così la segretaria generale, Paola Boccardo, che prosegue: “Alle banche, rispetto all'erogazione del credito, chiediamo più flessibilità nei confronti delle famiglie e di piccoli e medi imprenditori onesti e maggiore rigidità volta a contrastare l'attività di imprenditori senza scrupoli che pensano ancora di poter costruire le loro ricchezze sulla pelle della povera gente”.

Già nell'agosto del 2011 la Fisac Cgil di Lecce aderì all'iniziativa di solidarietà attiva contro il caporalato "NO CAP", patrocinata dalla CGIL di Lecce e dalla Flai CGIL, con la partecipazione della provincia di Lecce e del Comune di Nardò. Tra gli sponsor dell'iniziativa – per il tramite della Fisac CGIL – ci fu anche la Banca Monte dei Paschi di Siena. L’istituto di credito dimostrò una forte sensibilità verso l'attività di contrasto del fenomeno che ancora oggi, purtroppo, rappresenta un'amara realtà, nonostante la successiva introduzione nel codice penale del caporalato come reato penale.

Non è sufficiente parlare dell'evento solo quando si verifica – prosegua Boccardo – non servono più le denunce mediatiche, i proclami e le dichiarazioni di intenti, ma azioni concrete perché non accada mai più di morire nei campi, stroncati dalla fatica e da condizioni disumane di lavoro. Questo dovrebbe implicare, naturalmente, maggiori controlli (attraverso ispezioni quotidiane nei campi ) e un ruolo più attivo e mirato delle Istituzioni, in sinergia con le Organizzazioni Sindacali, attraverso una vera attività di contrasto al lavoro nero e al Caporalato”.

L’evento neretino di piazza Salandra, proporrà 13 ore di musica. Tante quante sono le ore di sfruttamento nei campi. Una proposta dal cantautore Mino De Santis (a cui hanno aderito vari comuni tra cui Nardò) che muove gli organizzatori nel continuare rinnegare caporalato, nonché ogni forma di schiavitù e sfruttamento sul lavoro. 



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