No Tap incontra il Capitano Joel Stewart del Rainbow Warrior

Angelo Consoli, coordinatore No Tap per la provincia di Brindisi, insieme alla sua collega di Lecce, Caterina Vitiello Pepe, insiste sull’assoluta irrilevanza del progetto Tap in funzione anti carbone.

Il coordinamento inter-provinciale pugliese No Tap, formato da attivisti iscritti aderenti al M5S, annuncia che in occasione del passaggio a Brindisi, Caterina Vitiello Pepe (membro del coordinamento per Lecce) ha consegnato a Joel Stewart, Capitano della nave Rainbow Warrior di Greenpeace, e a tutti i "Campaigner" di Greenpeace presenti a bordo, il decalogo in versione italiana e anche inglese contro il gasdotto Tap per una Puglia, una Italia e una Europa decarbonizzate e fuori dai fossili, esortando Greenpeace a includere nella campagna “Non è un paese per fossili” anche la strategia di avversione a quest'opera inutile, costosa e dannosa per l'economia del territorio. “Siamo consapevoli” dichiara Vitiello , “che il gas rappresenta una fonte fossile meno inquinante di petrolio e carbone e dunque va incoraggiata la sua utilizzazione in una fase di transizione, ma continuare a investire ingenti risorse in opere mastodontiche per lo sfruttamento delle fonti fossili non si può definire una strategia di transizione, e quindi non può giustificarsi in alcun modo”.

Angelo Consoli (coordinatore No Tap per la provincia di Brindisi) insiste sull'assoluta irrilevanza del progetto Tap in funzione anti carbone. "Il gasdotto Tap non ha nessun senso economico ed energetico, e non è credibile che possa essere usato in compensazione della produzione elettrica da carbone, innanzitutto perché presuppone una improbabile per non dire impossibile volontà di collaborazione fra gruppi energetici fossili (Consorzio Tap e Enel) che invece sono in feroce competizione fra di loro. Inoltre, il Gasdotto TAP -continua Consoli- è contrario alle strategie energetiche europee 20 20 20 ispirate alla sostenibilità, ma è contrario anche al buon senso e alle buone pratiche locali dove si sta diffondendo sempre più l'energia solare pulita, disponibile per tutti e a buon mercato perché a costo marginale zero. Per questo l'opposizione al gasdotto TAP è diventata una battaglia patrimonio di tutto l'ambientalismo pugliese".

"Le risorse naturali, il paesaggio, l'integrità dell'ambiente e la valorizzazione del turismo" conclude Paolo Mariani (coordinatore No Tap per il nord della provincia di Brindisi) "sono valori che non possono essere svenduti a una multinazionale svizzera interessata solo a ottenere finanziamenti per la realizzazione di grandi opere impattanti sull'economia locale, e contrarie agli interessi e al sentire profondo della popolazione, come dimostrato di recente dalla cancellazione di tutte le strumentali e ipocrite sponsorizzazioni da parte del gasdotto TAP di alcune manifestazioni dell'estate Salentina".



In questo articolo: