Operazione Paco, il plauso di Congedo ‘territorio più sicuro’

19 ordinanze di custodia cautelare. È la conta delle persone, alcuni presunti affiliati al clan De Tommasi – Notaro, finite nei guai nella maxi operazione, denominata Paco, contro la Sacra Corona Unita. Il plauso di Saverio Congedo.

19 le ordinanze di custodia cautelare emesse, 18 quelle  eseguite all’alba di questa mattina tra il Salento, la Germania e la Svizzera nei confronti di alcuni esponenti di spicco legati al clan De Tommasi-Notaro, quel Notaro finito in manette il 1° dicembre scorso dopo un periodo di latitanza, mentre si rifugiava in una villetta di Cellino San Marco, nel brindisino.  Ancora una volta sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti e delle forze dell’ordine è finito il nord Salento, Squinzano in particolare, dopo l’altra operazione denominata Vortice-Deja vù che aveva inferto un duro colpo alla Sacra Corona Unita. Ancora una volta sono gravi i reati, a vario titolo, contestati: dall’associazione di tipo mafioso al traffico di stupefacenti, dalla detenzione e porto abusivo di armi a rapina ed estorsioni. L’indagine, ribattezzata Paco dal nome di uno degli arrestati, ha messo fine al modus operandi della criminalità organizzata locale,  un modus fatto di intimidazioni, violenze e minacce di omicidio, in atto anche tra membri appartenenti allo stesso clan, con il solo obiettivo di conquistare la leadership sul territorio e controllare il traffico di droga e di altre attività illecite. È tutto contenuto nero su bianco nelle circa 150 pagine dell’ordinanza in cui sono racchiusi circa due anni.

Un plauso al lavoro dei carabinieri del Comando provinciale di Lecce e della Direzione distrettuale antimafia di Lecce arriva dal vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi alla Regione Puglia Erio Congedo «Complimenti agli uomini del Comando provinciale dei Carabinieri di Lecce e alla Direzione distrettuale antimafia – si legge nella nota a firma del consigliere regionale di Fi – che con l’operazione “Paco” hanno posto un altro significativo argine alle mai dome velleità criminali della Sacra Corona Unita. L’offensiva dimostra sì la significativa vitalità delle organizzazioni criminali nel Salento ma, nello stesso tempo, la rassicurante presenza dello Stato, che oggi ha aperto di nuovo il sipario su nuove e vecchie dinamiche criminali, personaggi e attività di una buona fetta di territorio salentino. La fenomenologia delle attività finite sono la lente degli investigatori – associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi anche clandestine, estorsioni e rapina – conferma a che tipo di minacce siano sottoposti i cittadini del Salento e le attività economiche del territorio. E’ evidente però che la guardia sul fronte della sicurezza e dell’ordine pubblico resta molto alta e i risultati lo confermano».