Politica e Scu. Forza Italia si stringe su Miccoli e critica il Pd

Il Partito Democratico, all’indomani dell’operazione ‘Vortice Deja-vu’, aveva chiesto a gran voce il commissariamento del Comune di Squinzano. Forza Italia risponde per le rime e respinge la richiesta al mittente.

Forza Italia fa fronte comune e si schiera accanto al primo cittadino di Squinzano, Mino Miccoli dopo l’operazione «Vortice-Deja vu» che ha toccato l’amministrazione comunale da lui presieduta ed in maniera particolare la Presidente del Consiglio, poi dimissionaria, Fernanda Metrangolo. Era stato il Partito Democratico, nei giorni scorsi, a ventilare la richiesta di scioglimento dell’assise cittadina ritenendo che se le responsabilità penali sono sempre  personali e soggettive, tuttavia la responsabilità politica si estende a macchia d’olio. Lo stesso Sindaco, estraneo ad ogni coinvolgimento giudiziario aveva tuttavia pensato di fare un passo indietro, infastidito dall’accostamento del suo nome alla Sacra Corona Unita. Nel blitz dell’11 novembre scorso, erano finiti in manette alcuni esponenti di spicco della Scu, che operava nel Nord Salento ed in particolare proprio a Squinzano dove, secondo la ricostruzione degli inquirenti, i rapporti con la politica oscillavano tra il condizionamento ed il connivenza. Oggi, il centrodestra si schiera compatto accanto a Miccoli con una nota a firma del Presidente della Provincia di Lecce e Coordinatore Provinciale di Forza Italia, Antonio Gabellone, del Sindaco di Lecce Paolo Perrone, dei parlamentari Roberto Marti, Rocco Palese, Francesco Bruni, del Gruppo Consiliare di Forza Italia, dei gruppi di maggioranza consiliare, e della Giunta Comunale di Squinzano.

La risposta al PD è forte e decisa «respingiamo con decisione al mittente la pretestuosa richiesta messa in atto ad arte nei giorni scorsi, ad opera di esponenti più o meno importanti del PD, di scioglimento del Consiglio Comunale di Squinzano per le presunte infiltrazioni mafiose che sarebbero emerse dall’ultima indagine della Procura».

«Nel confermare la nostra fiducia alla Magistratura – si legge nel comunicato stampa-  rileviamo da un’attenta lettura degli atti la totale estraneità a qualunque episodio oggetto di indagine da parte del Sindaco Mino Miccoli e della sua Amministrazione. Non si comprendono, per questo, le ragioni di questa stravagante richiesta di scioglimento, se non ricercandole esclusivamente nella pochezza politica e nella demagogia di chi, dimenticando gli schieramenti e la composizione delle liste in campo nell’ultima campagna elettorale, oggi tenta invano e sconsideratamente di minare un’Amministrazione attenta e scrupolosa come quella di Squinzano, democraticamente eletta dai suoi cittadini».

Lo scioglimento del Consiglio comunale, secondo Forza Italia sarebbe un atto di inaudita gravità poiché porterebbe al ribaltamento del voto popolare in una città che ha scelto Mino Miccoli e la sua proposta di governo trasparente e concreta. Chi è oggetto di indagine da parte dei Magistrati deve dimostrare la sua estraneità nei tribunali, dicono da FI «nell’auspicio che i due indagati possano nelle sedi opportune chiarire le loro posizioni, ed apprezzando le dimissioni del Presidente del Consiglio Comunale servite a rasserenare gli animi, rileviamo come momenti delicati come questi che coinvolgono la vita di uomini e intere comunità siano utilizzati brutalmente da avversari politici che altri metodi non conoscono se non quelli della costante denigrazione dell’avversario e delle offese gratuite ad esso rivolto. Oggi non si può invocare uno scioglimento che nel caso di specie non ha alcun presupposto, in fatto e in diritto, e perciò la vita amministrativa di una realtà comunale importante come quella di Squinzano è giusto che vada avanti senza ulteriori sussulti. Nell’ultima tornata elettorale la comunità squinzanese ha scelto chiaramente e con forza il Sindaco Miccoli alla guida della città, insieme alla Giunta e alla sua maggioranza, per governare bene e con trasparenza, avulso da qualsiasi interferenza esterna».

Insomma, Forza Italia rilancia contro il Partito Democratico accusandolo di sciacallaggio e chiede al sindaco di Squinzano di restare dov’è e di non arretrare di un passo.