Pressione fiscale, Forza Italia attacca la Regione e lancia una petizione

Il gruppo del coordinamento provinciale leccese di Forza Italia lancia una petizione contro l”™alta pressione fiscale esercitata in questi anni dal governo centrale regionale guidato da Vendola. I dettagli sono stati spiegati a margine di una conferenza stampa

Sanità e Agricoltura. Due temi cardine dell’economia regionale pugliese, due argomenti su cui, secondo il coordinamento provinciale leccese di Forza Italia, il governo regionale guidato da Nichi Vendola ha irrimediabilmente fallito. Il gruppo non usa mezzi termini per descrivere il disastro compiuto dalla maggioranza in questi dieci anni e, attraverso una conferenza stampa ha illustrato questa mattina l’iniziativa, da presentare in Consiglio Regionale, in materia di detassazione.

Partirà, infatti, una petizione popolare con cui si chiede al governo centrale di alleggerire la pressione fiscale che è arrivata a livelli spropositati. La situazione della sanità non più in disavanzo economico, infatti, non lascerebbe più alibi e ragioni valide per una tassazione che continua ad essere troppo alta. È questo il piano illustrato in sede provinciale dal coordinatore provinciale del Partito, Antonio Gabellone; dall’ex senatore Giorgio Rosario Costa; dei deputati alla camera Rocco Palese e Roberto Marti; dai consiglieri regionali, Luigi Mazzei, Erio Congedo, Aldo Aloisi e dalla vicepresidente provinciale Simona Manca.

Il coro unanime ha ribadito come: “negli anni dal 2007 al 2013, la Giunta Regionale pugliese guidata da Vendola e la maggioranza di centrosinistra, per ripianare il deficit sanitario, da loro stessi prodotto, hanno imposto ai cittadini pugliesi tasse regionali aggiuntive per un totale di 1,865 miliardi di euro, introducendo aumenti di Irpef, Irap, Gas, metano, deposito rifiuti in discarica, accisa sulla benzina, tassa fissa di 1 euro per ricetta farmaceutica e di 10 euro per ricetta specialistica anche per i cittadini esenti. Ora – proseguono – che senso ha continuare a tassare i cittadini se più volte, sia l’ex assessore alla Sanità Regionale, Elena Gentile, che il presidente Nichi Vendola, hanno ammesso che la sanità pugliese non è più in disavanzo?”.

Il consigliere regionale, Luigi Mazzei, invece, si concentra sulla questione legata all’agricoltura: “C’è una confusione enorme sui consorzi di bonifica. Anche alcuni esponenti della maggioranza stessa hanno parlato di cartelle pazze. Abbiamo chiesto un’attività di bonifica in alcune zone in cui il mare è stupendo, ma si continuano a sentire cattivi odori. Rilanciare i consorzi deve essere una priorità perché la nostra Regione è l’unica non funzionano. Altro problema serio è quello della xylella che a mio avviso è stato sottovalutato. La giunta Vendola in quasi un anno non ha risolto assolutamente nulla. Non si è posto limite al problema e non si sta aiutando in nessun modo i proprietari terrieri in difficoltà. Vendola è lontano dai territori e quindi non ne capisce le esigenze. Lo troviamo al gay Pride o sulle coste salentine a farsi il bagno e a godersi il nostro mare, ma mai vicino ai cittadini”.

Con queste premesse, quindi, il gruppo forzista ha lanciato la petizione con l’obiettivo che quest’ultima sia condivisa da quanta più gente possibile e si arrivi all’eliminazione di tutte le tasse aggiuntive inutili che impediscono la crescita. Il coro è unanime ed il consigliere regionale Aldo Aloisi termina la conferenza dicendo: “La Puglia è una tra le Regioni d’Italia con la pressione fiscale più alta ed in questo modo diminuiscono i consumi e di conseguenza anche la crescita,gli investimenti e quindi l’occupazione. A questa alta pressione non corrisponde un miglioramento della qualità dei servizi e dell’assistenza sanitaria, anzi. In questi anni c’è stata una spesa scellerata compiuta dal governo centrale. La domanda è: se il buco della sanità è stato ripianato, dove finiscono tutti questi soldi?”.