Processo Berlusconi su compravendita di Senatori. Grasso: «Il Senato parte civile». Insorge Forza Italia

Pietro Grasso, Presidente del Senato, ha deciso che il Senato si costituirà parte civile nel processo di Napoli che vede imputato Silvio Berlusconi.

«È in gioco la dignità della nostra istituzione» ha detto la seconda carica dello Stato. E così, a differenza di quanto proposto dall’Ufficio di Presidenza, ha dato incarico all’Avvocatura dello Stato di rappresentare il Senato quale parte civile nel processo di Napoli.

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ribaltando il parere dell’Ufficio di Presidenza (10 contrari, 8 favorevoli), ha deciso che il Senato si costituirà parte civile nel processo di Napoli che vede imputato Silvio Berlusconi sul presunto acquisto di senatori nella XV legislatura.
La prima udienza è fissata il prossimo 11 febbraio.

«Sconcerta lo zelo giustizialista con cui il Presidente del Senato Grasso ha disposto la costituzione di parte civile contro Silvio Berlusconi, nonostante il parere contrario che gli era giunto in giornata dal Consiglio di Presidenza. I cittadini vedono e comprendono bene questa ennesima prova di accanimento e faziosità partigiana. Sarà un altro autogol per gli avversari di Silvio Berlusconi», ha commentato Raffaele Fitto.
Per Renato Brunetta, invece: "Il presidente Grasso recita l'ennesima parte incivile nella tragedia del colpo di Stato consumato in parlamento con l'estromissione del leader dei moderati", ha "obbedito alla sua vecchia appartenenza all'ordine giudiziario fattosi onnipotente”.

Con Maurizio Sacconi, capogruppo del Nuovo Centrodestra, a rincarare: "Brutto giorno per le nostre istituzioni".
Per Luigi Zanda, capogruppo dei senatori Pd, gli attacchi degli esponenti di Forza Italia sono ingiustificabili e assurdi.



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