In un periodo di crisi difficile come quello che stanno vivendo tante famiglie salentine, anche la possibilità di vedersi ridotta la tariffa della mensa per i propri figli è sembrato un segnale importante da parte dell’amministrazione comunale che, in sede di bilancio previsionale, aveva ritoccato quelle cifre al rialzo a causa delle condizioni altrettanto asfittiche in cui versano gli enti periferici dello Stato, ridotti quasi sul lastrico. Insomma, diciamola tutta: una guerra tra poveri. Da un lato famiglie che vedono ridursi il proprio potere d’acquisto e il proprio tenore di vita di giorno in giorno e dall’altro i comuni che, con il taglio dei trasferimenti da parte dello Stato e con il patto di stabilità, si vedono ingessati a qualsiasi tipo di attività “espansiva”.
Ma stavolta a spuntarla sono state le famiglie che nel Sud Salento stanno vivendo in maniera più acuta la crisi e che a causa della perdita di tanti posti di lavoro stanno attraversando momenti di difficoltà in passato sconosciuti. Nei giorni scorsi, a dire il vero, le parti si erano confrontate in un aula consiliare accesa, senza mai trascendere nelle situazioni riportate da qualche organo di stampa. Un esempio? Beh, a quanto risulta non erano mai dovute intervenire le forze dell’ordine a calmare la diatriba tra i rappresentanti delle famiglie e gli amministratori. Tutt’altro, precisa oggi in una nota il sindaco di Ruffano, Carlo Russo.
«Facendo seguito all’incontro avuto con i genitori di alcune classi elementari e materne, svoltosi, peraltro, all’insegna della correttezza e del civile confronto democratico, stamattina ( 26/09/2014) abbiamo deliberato la riduzione della tariffa del costo del pasto della mensa scolastica portandolo a 2.00 euro, riducendolo, così, di 0.50 centesimi rispetto ai 2.50 euro fissati in sede di approvazione del bilancio di previsione.
La notizia è stata comunicata proprio stamattina al rappresentante d’istituto, sig. Antonio Mita ed ai rappresentanti di classe dei genitori degli alunni che usufruiranno del servizio mensa nell’anno scolastico 2014/2015. I genitori presenti hanno preso atto della riduzione della quota da versare esprimendo apprezzamento per l’operato degli amministratori , dimostratisi sensibili alle problematiche connesse con la grave crisi economica del territorio
Al primo cittadino non è andata proprio giù la ricostruzione dell’incontro tra le famiglie e gli amministratori non tanto per una questione di dialettica politica tra maggioranza e opposizione consiliari, quanto piuttosto per l’immagine che si è data di una collettività che non saprebbe ragionare sui problemi ma che passerebbe alle maniere spicce quasi che non conoscesse forme di dialogo e discussione democratiche.
Nessun passo indietro, tuttavia. Nelle parole del sindaco c’è piuttosto l’idea di una sintesi sociale che ha trovato uno sbocco importante e soprattutto condiviso. Anzi sembrerebbe che è stata proprio la pacatezza dei toni a risolvere il problema sotto una nuova chiave di lettura.
«Abbiamo ascoltato – continua il Sindaco Carlo Russo – le voci sommesse, ancorché piene di dignità, dei concittadini che, stante la contingenza economica che stiamo attraversando, hanno manifestato la difficoltà nel sostenere la quota tariffaria fissata in un primo momento. Ritengo che ascoltare i concittadini sia la buona regola cui deve attenersi chi amministra, ed èquello che abbiamo fatto in questa circostanza».
