Premiare i riciclatori e punire i poco virtuosi. La ratio della legge è chiara. Più o meno… Chi, a costo di un cambio repentino delle cattive abitudini conferisce i rifiuti in maniera sempre più differenziata non paga. Chi di cambiare cattive usanze non ne vuole proprio sapere…deve mettere mano al portafogli.
Anche se poi, va aggiunto, che non è certo dall’oggi al domani che si può cambiare la pratica vecchia come il mondo di conferire i rifiuti in maniera indifferenziata. Molto importante è “lavorare” sulle nuove generazioni attraverso l’azione delle scuole e delle famiglie. Altrettanto significativa l’opera di comunicazione degli enti che devono spiegare i vantaggi sociali ed economici che sono dietro alla differenziazione. Fondamentale è l’ausilio delle ditte che operano nel settore, che devono essere d’aiuto alla nuova organizzazione che cambia il rapporto tra i cittadini ed i rifiuti che diventano risorse.
Ruffano può annoverarsi tra i virtuosi. Da giugno del 2013 a giugno 2014, insomma nel giro di un anno, il Comune è passato dal 21,56 % al 33,07 % di raccolta differenziata, un rassicurante e determinate + 11,51 per cento che di fatto scongiura l’introduzione dell’ecotassa per i cittadini si Ruffano e Torrepaduli.
Ad effettuare la raccolta dei dati sulla differenziata sono stati gli uffici della Ditta Igeco che ha l’appalto della raccolta, spazzamento e trasporto della nettezza urbana.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Carlo Russo e dall’Assessore all’Ambiente Massimo Cantoro: “E’ un risultato che siamo riusciti a raggiungere grazie alla grande maturità dimostrata dai cittadini di Ruffano e Torrepaduli, all’impegno dei tecnici e degli impiegati comunali e degli operatori dell’Azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.
In tempi di crisi economica, aver evitato l’introduzione di una tassa è cosa di cui andare fieri. L’obiettivo è stato raggiunto grazie alla collaborazione di tutti, ma in maniera particolare dei cittadini che evidentemente hanno fatto propria la battaglia per un ambiente più a misura di comunità.
“Certo, l’attività di coinvolgimento dell’intera cittadinanza su questo delicato e importante tema – concludono gli amministratori – non finisce qui. Non possiamo e non dobbiamo dormire sugli allori.
Anzi, d’ora in avanti sarà necessario riuscire a consolidare questo dato per evitare a fine anno di trovarci nuovamente con la spada di Damocle dell’ecotassa.”
