Non si placa la querelle nata dalla firma del protocollo in Provincia sulla gestione dei rifiuti nelle sagre, in base ad un’ ottica ecosostenibile, un botta e risposta che prosegue tra Ecofesta Puglia e il Comitato leccese dell’Unione nazionale Proloco.
Se da Ecofesta è stata rivendicata, all’indomani dell’incontro in sala stampa a palazzo Adorno, la paternità delle iniziative, Unpli ha ribadito di non avere intenzione di creare marchi collegati alla gestione dei rifiuti nel corso degli eventi che costellano il Salento soprattutto d’estate.
Ma Ecofesta pensa bene di controreplicare “Innanzitutto, l’Unpli cambia le carte in tavola parlando della creazione di un generico “Calendario Unificato degli eventi Pro Loco” quando, invece, nella convenzione firmata il 27 gennaio scorso si fa esplicito riferimento alla realizzazione del “Primo Calendario Unificato delle Sagre a Rifiuti Zero in Provincia di Lecce”, che tanto assomiglia a quello che noi già da anni diffondiamo con tutti gli eventi che si fregiano della nostra certificazione”.
In secondo luogo, “l’Unpli dice che ci avrebbero coinvolti in un successivo momento in forza della convenzione firmata con noi. Ma perché se c’era questa intenzione non ci hanno invitati né ai tavoli tecnici né tantomeno alla conferenza stampa ufficiale? Perché, se come dicono avremmo dovuto essere parte del progetto, abbiamo saputo dell’intesa dai giornali? È un comportamento corretto da tenersi fra partner? Della collaborazione con Ecofesta Puglia non si fa cenno da nessuna parte sulla convenzione con la Provincia e, fino a prova contraria, come si dice, “carta canta”.
Inoltre, “come sanno bene tutti i circa 70 organizzatori che hanno fatto richiesta della nostra certificazione dal 2011 ad oggi, i servizi che offriamo non intervengono affatto nella fase finale dell’evento ma sono mirati a rivoluzionare l’evento stesso sin dalla sua organizzazione iniziale. Noi non siamo una ditta di raccolta e smaltimento rifiuti, i nostri servizi includono, ad esempio, anche la formazione e la sensibilizzazione dei fruitori e dello staff che lavora all'evento e la realizzazione di pacchetti ed itinerari turistici con “Viaggiare con Ecofesta Puglia”.
E poi la precisazione “Sappiamo benissimo, poi, che le Pro Loco nel resto d’Italia sono impegnate da tempo in azioni finalizzate alla riduzione dei rifiuti durante tutte le fasi di una sagra, ma come è facile appurare, non è mai avvenuto per le Pro Loco della Regione Puglia o della Provincia di Lecce dal 2006 ad oggi se non con il supporto della nostra certificazione”.
Infine i soggetti attuatori del progetto “Ecofesta Puglia” concludono “ l’Unpli sostiene che non si abbia l’intenzione di creare un marchio “ecosagra”. Allora bisognerà che ci spieghino perché i regolamenti dei comuni che hanno già recepito le direttive del 2012 in materia emanate dalla Provincia di Lecce si chiamano “Regolamento comunale per la disciplina delle sagre e delle feste paesane per la concessione del Marchio “ecosagre e/o ecofeste” nonché del patrocinio e dei contributi” con tanto di logo della Provincia e dell’Unpli in testa? Linkiamo qui quello di Castro dove si parla esplicitamente dei “requisiti per la concessione del marchio Ecosagra”: http://www.comune.castro.le.it/documenti/regolamenti/regolamento_sagre.pdf. Noi continuiamo a sentirci amareggiati e presi in giro”.
