Schittulli invoca l’unità, Chiarelli viene epurato e Fitto si ribella. Forza Italia è sempre più una polveriera

Le divisioni non accennano a placarsi, anzi i nervi sono sempre più tesi. L’ennesima testimonianza è arrivata ieri, direttamente in Aula a Montecitorio, dove il deputato Gianfranco Chiarelli è andato giù duro contro la senatrice Mariarosaria Rossi e Giovanni Toti.

Non c’è pace all’interno di Forza Italia. Le divisioni non accennano a placarsi, anzi i nervi sono sempre più tesi. L’ennesima testimonianza è arrivata ieri, direttamente in Aula a Montecitorio, dove il deputato Gianfranco Chiarelli è andato giù duro contro la senatrice Mariarosaria Rossi e Giovanni Toti.

L'onorevole, che doveva annunciare il voto contrario convinto del partito al ddl sulla prescrizione, ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Chiarelli, pugliese e fittiano doc, è stato durissimo con i vertici del partito: “Non ho parlato del tema in discussione in con colleghi come Toti e la Rossi, impegnati a studiare strategie per distruggere tutto quel che Berlusconi ha compiuto in questi anni. Mi scuso per la divagazione ma consegnerò il mio intervento a Bergamini affinché Toti e gli altri possano dire cose sensate quando vanno in tv”.

Uno schiaffo in piena regola che ha provocato la risposta stizzita di Jole Santelli e poi la reazione – per alcuni tardiva – del capogruppo Renato Brunetta. Quest'ultimo, al termine della seduta, ha provveduto, con effetto immediato, a sostituire l'onorevole Gianfranco Chiarelli come capogruppo in Commissione Giustizia alla Camera. E Raffaele Fitto s'è ribellato: “Che situazione avvilente! Da partito liberale di massa, cosa siamo diventati? Il partito delle censure, dei commissariamenti, delle sostituzioni, delle epurazioni”. Insomma, Forza Italia è una pentola a pressione con Fitto con un piede mezzo fuori dal partito.

Eppure, sempre ieri, il candidato presidente alla Regione Puglia per il centrodestra, Francesco Schittulli, in un’intervista rilasciata al Tg3 Puglia aveva fatto appello al buon senso di tutti affinché si cercasse di mantenere un po’ di unità all’interno di Forza Italia, per il bene della coalizione: “La mia candidatura a presidente della Regione Puglia vuole essere il contributo per unire il centrodestra, perché insieme si può vincere, battere il centrosinistra e girare pagina”. Nell’intervista rilasciata al Tg3 Schittulli aveva poi aggiunto, chiarendo il suo pensiero: “Chiunque si renderà responsabile di divisioni si assumerà la responsabilità di riconsegnare la Regione nelle mani della sinistra perché è evidente che non ama le sorti della Puglia e dei pugliesi. Chi si renderà responsabile della rottura del centrodestra ne risponderà nei confronti dei pugliesi anche per il futuro”.

Parole a cui il parlamentare salentino di Forza Italia Roberto Marti ha replicato così:“Francesco Schittulli, che oggi esorta tutti ad evitare le divisioni interne, dovrebbe ricordare che questo è un concetto che ci è sempre appartenuto. Ecco perché, con grande sconcerto, non riusciamo a comprendere le ragioni per le quali dovremmo accettare assurde esclusioni dal nostro stesso partito e dalle nostre liste. Non è forse questo un palese tentativo di esclusione, o ancor peggio, di emarginazione politica? Noi auspichiamo ancora che non ci siano divisioni interne. Se c’è qualcuno che deve assumersi delle responsabilità è certamente chi, in modo sciagurato, tenta di escludere gli amici e gli iscritti di partito che, con la propria candidatura, possono portare un contributo determinante alla vittoria del centrodestra in Puglia. I pugliesi vogliono unità e non è sicuramente Raffaele Fitto a non volergliela consegnare“.



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