Sos randagismo a Lecce. Guido scrive al Prefetto

Randagismo in crescita a Lecce. L’Assessore Guido chiede al Prefetto un urgentetavolo tecnico politico per discutere del fenomeno in crescita nel capoluogo salentino

Sos randagismo. “Lecce non riesce a far fronte al problema”. L’Assessore alle politiche ambientali di Palazzo Carafa scrive al Prefetto

“Il Comune di Lecce, nonostante i significativi sforzi, anche economici, non riesce più a far fronte in modo adeguato al fenomeno del randagismo che risulta in costante crescita”. L'Assessore alle Politiche ambientali di Palazzo Carafa, Andrea Guido, invia un sos al Prefetto di Lecce chiedendo un urgente incontro sul tema.

All’interno delle strutture a disposizione vi sono oltre 500 cani posti a carico del comune, un numero ben superiore a quello consentito. Ma “a determinare l’aumento delle catture dei cani vaganti da parte del Servizio Sanitario – continua l’assessore Guido nella sua nota indirizzata al rappresentante del Governo – ha inciso in maniera pesante la chiusura dei canili sanitari dei comuni di Monteroni e Vernole che si va ad aggiungere alle problematiche derivanti dalla totale assenza di strutture preposte nei comuni di Cavallino, Lizzanello e San Pietro in Lama”.

Secondo quanto denuncia l’assessore leccese, venendo a mancare ogni forma di controllo e di gestione da parte dei suddetti comuni limitrofi in riferimento al fenomeno del randagismo canino, ne consegue un grave danno per il territorio e l’economia del comune capoluogo sulle cui spalle finiscono per gravare tutti gli oneri derivanti dalla cattura dei cani provenienti dai comuni confinanti.

E’ per questo che Guido ha chiesto la convocazione urgente di un tavolo tecnico politico in cui, oltre alla presenza del dipartimento competente dell’Asl sia prevista quella degli esponenti tecnici e politici dei comuni limitrofi al capoluogo leccese al fine di poter individuare insieme le possibili soluzioni al problema prima che sia troppo tardi.



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