Uffici dei Giudici di Pace, Salvatore Capone plaude alla decisione del Ministro: “Accolte le istanze territoriali”. Grazie al decreto di Andrea Orlando non si salva solo la sede del capoluogo salentino, ma anche Alessano, Casarano, Gallipoli, Maglie, Nardò, Tricase e Ugento. Si tratta di una innovativa modalità di funzionamento degli Uffici grazie al coinvolgimento diretto degli enti locali nel sistema di gestione della Giustizia.
Il Decreto che salva otto sedi – Alla fine le istanze territoriali sono state ascoltate. I tagli avrebbero dovuto escludere solo la sede leccese degli Uffici del Giudice di pace, invece – grazie al decreto di mantenimento del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando – si salvano pure Alessano, Casarano, Gallipoli, Maglie, Nardò, Tricase e Ugento. «È la concreta dimostrazione di il ministro Orlando abbia prestato ascolto alle istanze territoriali tenendo in debito conto l’impegno di quelle amministrazioni a mantenere a loro cura e spese gli uffici giudiziari di prossimità. E conferma pienamente la correttezza delle valutazioni espresse nella lettera inviata nei giorni scorsi al Guardasigilli». Così Salvatore Capone, commentando il Decreto del Ministro della Giustizia circa l’ulteriore razionalizzazione, come l’ha definita il "Guardasigilli", collegata all’attuazione della nuova geografia giudiziaria.
Enti locali coinvolti nella gestione del servizio Giustizia – Il Ministro parla dell’introduzione di una innovativa modalità di funzionamento degli Uffici del Giudice di Pace con il coinvolgimento diretto degli enti locali nella gestione del servizio giustizia, il che significa anche aver ritenuto fondate le istanze territoriali, riconoscendo il ruolo importante della cosiddetta giustizia di prossimità. Tutte valutazioni personalmente fatte presenti al Ministro, tra cui le enormi difficoltà logistiche che la chiusura degli Uffici del Giudice di Pace avrebbe rappresentato nel nostro territorio. Il provvedimento conferma la disponibilità all’ascolto e al confronto, come peraltro sta avvenendo anche sulle più complessive questioni sollevate dall’Avvocatura”.
Evitati affollamento e ingorghi di lavoro – Nella lettera che il parlamentare democrat aveva inviato al Ministro, si evidenziavano le criticità rivenienti dalla annunciata chiusura degli Uffici provinciali dei Giudici di pace nel Salento: “nello specifico”, aveva scritto il parlamentare, “sul nostro territorio da undici sedi ne resterà una sola, quella di Lecce. Ancor più nello specifico, l’Ufficio del Giudice di pace avrà a disposizione un’ala dei Palazzi di via Brenta della Corte d’appello, con evidente affollamento e ingorgo del lavoro, problemi connessi alla logistica, difficoltà per i cittadini residenti in paesi spesso distanti decine e decine di chilometri dal capoluogo a far valere le proprie ragioni e i propri diritti”.