Difficile che nel centrodestra pugliese si possano cogliere segnali di pace o di distensione. Impossibile. Si continua, invece, nel clima acceso della campagna elettorale per le Regionali della scorsa Primavera quando il contenitore politico di Raffaele Fitto denominato ‘Oltre’ e Forza Italia, affidatasi alla cura rigenerante di Adriana Poli Bortone, raggiunsero il risultato infelice da tutti conosciuto, soprattutto dagli elettori del centrodestra.
Ma per gli esponenti dell’area nessun problema, l’importante non era commentare la sconfitta cocente subita da Emiliano che passeggiò allegramente sui resti politici degli avversari, bensì accapigliarsi sulle rispettive posizioni: meglio Forza Italia o meglio Oltre? Che poi il dibattito fosse effettuato nei bassifondi della classifica elettorale poco importava.
Oggi si continua con lo stesso livore. L’europarlamentare magliese parla della selezione del personale politico di Forza Italia con modalita da ‘X Factor’ e il commissario regionale del partito ricorda a Fitto la sua passata militanza nel partito, quando era considerato da tutti il ‘cocco’ di Silvio.
“Leggere le dichiarazioni di Raffaele Fitto su Fi – tuona Luigi Vitali – mi fa venire in mente la fiaba della volpe e l’uva: non ci arriva a dice che è acerba. Soprattutto dopo la sua performance un po’ triste alle ultime elezioni nella sua Regione, figuriamoci nelle altre…Lui, come tanti giovani a cui il presidente Berlusconi sta dando fiducia, ha potuto godere della vicinanza al nostro leader che, oggi come ieri, continua ad essere l’unico riferimento per tutto il popolo di centrodestra. E Fitto è bene che se ne faccia una ragione. Ci parla, con toni non troppo cortesi, di giovani selezionati come ad ‘X Factor’. La domanda sorge spontanea: quando è diventato presidente di Regione perché qualcuno ha creduto in lui, che differenza c’era? Peraltro, punta il dito contro giovani professionisti che rappresentano egregiamente i cittadini nelle istituzioni, senza cognomi altisonanti ma solo ricchi del loro impegno quotidiano. Chi è totalmente fuori fase, e in uno stato di confusione non se ne rende conto, è lui’.
Insomma, una bordata che prelude l’ennesimo redde rationem. Eppure non bisogna essere particolarmente esperti di numeri per comprendere che se le anime del centrodestra non ragionano insieme sono destinate a continuare a perdere. Soprattutto in Puglia, poi, dove dopo 10 anni di Nichi Vendola, il centrosinistra si prepara ad un decennale targato Emiliano. Dall’altra parte non c’è concorrenza, sono troppo impegnati a litigare. Sulla volpe e l’uva o sulla formica e la cicala. Oppure sull’elefante e la farfalla.
