
E alla fine, dopo confronti, tavoli e preoccupazioni varie (sebbene queste ancora persistano, specie per la categoria interessata) arriva il riconoscimento dello stato d’emergenza per le coltivazioni colpite dalla famigerata Xylella Fastidiosa. Lo comunica direttamente il Ministero delle Politiche Agricole. "Continua l'azione tempestiva del Governo – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina in una nota dell’Ufficio Stampa – a tutela dell'olivicoltura della Regione Puglia messa a dura prova dall'epidemia di Xylella. Ora serve il massimo impegno dei soggetti in campo e il Commissario delegato potrà ulteriormente potenziare le azioni di contrasto alla diffusione del batterio".
La proposta accolta, durante l’ultimo Consiglio dei Ministri, deriva da un'istruttoria tecnica. Si tratta di un'importante risposta alla difficile situazione che sta danneggiando l'olivicoltura pugliese – e soprattutto salentina – che consentirà avviare con la massima velocità le azioni necessarie ed evitare l'ulteriore diffusione del batterio.
Nel complesso, la deliberazione prevede uno stanziamento di ulteriori cinque milioni dal fondo nazionale di solidarietà (generalmente riservato agli interventi di maggiore urgenza). Risorse che vanno ad aggiungersi a quelle già messe a disposizione dal Ministero delle politiche agricole (2.630.000 euro) e Regione Puglia (5.980.000 euro).
La dichiarazione di stato di emergenza, dunque – come peraltro anticipato nell’incontro tematico avvenuto nei giorni scorso presso l’Hotel Tiziano di Lecce –, consentirà di emanare un'ordinanza del Capo della protezione civile, con conseguente nomina del tanto atteso Commissario (delegato per l'attuazione degli interventi). A lui sarà consentito la possibilità, ove necessario, di agire in deroga ad alcune norme, tra cui il Codice dei contratti pubblici ed il testo Unico sugli espropri. Commissario che, nella provincia leccese, disporrà subito di una cabina di regia interistituzionale volta a supportarne le azioni.