Bollini saluta a denti stretti ‘ringraziate i Tesoro e abituatevi alla Lega Pro’

‘La Serie A non c’è più. Bisogna mentalizzarsi su questa categoria dalla quale per uscire c’è bisogno di varie componenti’. In quella che è sembrata a tutti l’ultima conferenza stampa al Via del Mare, Mister Alberto Bollini ricostruisce la sua avventura sulla panchina del Lecce.

«A Lecce e nel Salento tutti si devono sintonizzare sulla mentalità della Lega Pro, altrimenti…». Si può racchiudere tutta qui la fotografia che il mister Alberto Bollini ha scattato nella sala stampa di Via del Mare, in quella che sembra essere a tutti gli effetti la sua ultima conferenza stampa sulla panchina giallorossa, anche se un altro anno di contratto lo legherebbe ai destini del Lecce. Ma la stessa società calcistica non conosce il suo destino dopo l’annuncio dato con largo anticipo del Patron di Spinazzola di voler concludere l’esperienza pallonara nel Salento e nell’attesa di conoscere chi subentrerà al loro posto dal momento che le voci sull’interesse di Massimo Ferrero, proprietario della Sampdoria sembrano essere state solo un bisbiglio portato via dal vento estivo. Un futuro incerto che anche l’allenatore leccese ha sottolineato durante l’incontro con i giornalisti quando ha ringraziato i Tesoro per l’impegno profuso e ha lanciato una frecciatina ai presunti acquirenti «Da quello che so io non c’è la fila pronti a subentrare»
 
Aveva lasciato la primavera plurivincente della Lazio di Lotito, lui che con i giovani ci aveva sempre saputo fare, raggiungendo traguardi inaspettati, per giungere nel Salento a casa Tesoro accettando la proposta del giovane direttore sportivo dopo l’esonero di Dino Pagliari reduce dalla sconfitta catastrofica contro l’ultima della classe, quella Reggina che gli è costata la panchina. Alberto Bollini era così arrivato il 3 febbraio scorso a Lecce con un fardello sulle spalle non indifferente: da un lato doveva ricostruire una squadra depressa e allo sbando dopo la triste fine dell’avventura di Franco Lerda e la negativa parentesi del suo successore; dall’altro sapeva di arrivare in una città abituata ai grandi palcoscenici, con un blasone notevole che mal digerisce la Lega Pro e che considera la Serie B come il requisito minimo in cui veder giocare i propri beniamini.
 
Eppure non ha centrato l’obiettivo play-off: in 15 gare ha raccolto 9 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte. Proprio quelle cinque partite perse sono state determinanti e hanno fatto classificare i giallorossi al 6° posto, lontano dalle postazioni di testa. Certo, nessuno può addebitare al tecnico di Poggio Rusco il terzo fallimento consecutivo dell’era tesoro ma è chiaro che i risultati sul campo non sono stati quelli che lui stesso sperava quando ha accettato l’incarico che gli era stato offerto da Antonio Tesoro.
 
«Dopo la Gara di Lamezia Terme la delusione era tanta, volevamo una vittoria che non è arrivata per i soliti nostri demeriti. Il dispiacere è per la società, per il gruppo dei ragazzi che ho allenato e per i tifosi. Nonostante la delusione posso assicurare che rifarei al 100% la scelta di accettare la panchina giallorossa».   
 
Bollini domani mattina dirigerà l’ultimo allenamento e resterà a disposizione del sodalizio di Piazza Mazzini che deciderà con il tecnico la migliore forma di commiato. 



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