Braglia: ‘Continuare così e non illudere nessuno’. Lepore dedica il gol a papà: ‘Oggi sarebbe stato il suo compleanno’

Al termine della sfida parlano i due tecnici, Trinchera, Alcibiade e Lanzaro e il migliore in campo autore del primo gol e dell’assist per la marcatura di Curiale. Per il ragazzo delle ‘Case Magno’ non manca una dedica speciale.

Vittoria, primato in classifica, una prestazione senza alcuna sbavatura e un pubblico che non si vedeva dai tempi della serie A. Un romanzo perfetto e difficilmente immaginabile alla vigilia della partita che ieri ha visto protagonisti i giallorossi che hanno battuto i satanelli foggiani con il punteggio di 3-1, in una gara in cui il risultato non è mai stato minimamente in discussione e dove l'allenatore leccese non ha sbagliato una mossa, indovinando ogni singola mossa tattica, sostituzioni comprese.

È naturale, quindi, che in sala stampa sia il clima sia all'insegna della soddisfazione e dell'entusiasmo per un incontro che forse ha dato una svolta definitiva al campionato e che, certamente, ha profuso nella compagine salentina maggiore consapevolezza nei propri mezzi. 

Il primo a presentarsi davanti ai taccuini è l'allenatore giallorosso, Piero Braglia: "Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare e che avevamo preparato, se avessimo fatto giocare il Foggia avremmo perso perché ci sono alle spalle di questa squadra due anni di lavori svolti da un bravo allenatore. Devo ringraziare i ragazzi che hanno voluto vincere. È un buon segnale mi sono piaciuti tutti, anche chi è entrato a gara in corso. Sono convito che Alcibiade ci darà una mano anche quando ci sarà da far riposare qualcuno quando è stanco".

"Bisogna stare zitti e lavorare senza illudere i leccesi che sono scottati tra tre esperienze negative – prosegue il mister –  Il pubblico qui è di un'altra categoria e meriterebbe un'altra categoria. Mi auguro che si continui così è che i supporter ci seguano anche in trasferta, per noi sarebbe importante perché i campionati si vincono con tutti. Non sono allenatore che guardò in casa altrui, bisogna fare il nostro campionato e sappiamo che possiamo fare bene. Lepore mi ha dato tanto, ha cuore, fame e voglia di fare e lo devo solo ringraziare". 

Umore nettamente diverso quello dell'allenatore dei satanelli, Roberto De Zerbi: "Una sconfitta pesante o no è sempre una sconfitta, spiace perché abbiamo preso subito gol, poi abbiamo giocato senza incidere ed essere pericolosi. Forse sono stato io a non trasmettere quella scintilla necessaria. Ho mantenuto lo stesso assetto tattico perché, a parte con la Paganese, abbiamo sempre giocato così, Gerbo pensavo potesse darci un po più di peso. La pressione c'è a Foggia perché è una piazza importante come Lecce, ma non bisogna toglierla di dosso, ma cercare di gestirla nella maniera migliore. Ho sempre detto che siamo una candidata alla promozione diretta, siamo partiti per fare un campionato importante è così è, ma Lecce e Benevento non hanno nulla da invidiare al Foggia. Sabato bisognerà riprendere la corsa con la Lupa Castelli, questo è un campionato che se si cade bisogna rialzarsi subito. Io cerco sempre di migliorami, ma il secondo gol è  stato spettacolare, poi ci sono sempre gli avversari che scendono in campo. Non abbiamo sofferto tanto la marcatura a centrocampo, ma il fatto di non aver tirato in porta anche quando ne avevamo l'occasione".

Non nasconde la sua soddisfazione e la sua gioia anche il responsabile dell'area tecnica giallorossa, Stefano Trinchera: "I ragazzi sono stati encomiabili, il mister ha dato dimostrazione di come è in grado di leggere le partire, c'è stai un bel mix e davanti a questo pubblico non si poteva non vincere la gara. Alcibiade ha classe e personalità per noi era necessario fare questo intervento, poi il ragazzo si è fatto trovare subito pronto. Oggi è stata la vittoria di Braglia dei ragazzi e del pubblico. Questo successo ci fa avere maggiore consapevolezza dei nostri mezzi, ma dobbiamo stare sempre in allerta perché si rischia di inciampare. L'espulsione forse è stata un equivoco, l'avevo messa in conto, però, perché oggi sarei voluto scendere in campo. Ma le regole si devono far rispettare a tutti e dalla panchina del Foggia altri dirigenti si sono comportati nel mio stesso modo e non sono stati puniti. Abbiamo dimostrato di meritare la vittoria con una grande prestazione e, non è una frase fatta, grazie a un grande pubblico. Curiale non lo scopro io, magari quest'anno è partito in sordina, ma abbiamo visto con il Benevento e oggi che se trova la strada giusta ci può far realizzare un sogno, ma basta con gli elogi, perché dobbiamo continuare a fare bene. L'anno scorso ho fatto un buon lavoro a Francavilla, ma non immaginavo che qualcuno mi potesse dare un'occasione così in una delle piazze più importante del sud, poi, sapete che questa è casa mia e raggiungere qui un obiettivo importante sarebbe una gioia che non si può neanche immaginare". 

È stata, poi, la volta dell'ultimo arrivato in casa Lecce, Raffaele Alcibiade che, tesserato in questa settimana, è stato gettato nella mischia dal primo minuto e ha risposto con una grandissima prova: "Sono entrate nello spogliatoio in punta di piedi, il Foggia e una grande squadra, ma il Lecce deve guardare in casa sua e se farà così andrà bene. Fisicamente non ero pronto, ma i miei compagni mi hanno aiutato dal primo giorno e quando giochi con grandi persone a livello umano è tutto più semplice. Vengo da un calcio differente, ma mi piace cambiare e mi abituo abbastanza facilmente. Spero di mettete in difficoltà il mister, ma in questa squadra non ci sono riserve, manca un calciatore e ce ne è un altro subito pronto, il che significa che durante la settimana tutti si allenano  da da professionisti". 

Molto giù di morale anche il difensore rossonero, Maurizio Lanzaro: "Sicuramente il Lecce ha fatto una grande partita, siamo venuti per imporre il nostro gioco, ma una volta che i giallorossi hanno trovato il gol è stato tutto più difficile.  Vacca si abbassava spesso, lo ha fatto anche in altre gare, ma il Lecce è stato bravo a chiudersi e noi non siamo stati capaci di essere più incisivi. Dispiace perdere perché conoscevamo l'importanza della partita, ma siamo ancora in vantaggio per differenza reti. Da questa sfida dovremo ripartire più forti". 

A presentarsi per ultimo, infine, l'autentico eroe di giornata, il migliore in campo, autore del primo gol e dell'assist del raddoppio di Curiale, il jolly leccese, Checco Lepore: "Sapevamo che tutto passava da questa partita, l'abbiamo preparata con molta dedizione e in campo si è visto. Sono stato sempre costante, ma essendo leccese però devo dare sempre di più, sono contentissimo della mia prestazione, ma anche per merito dei miei compagni. Ho sognato di fare gol e voglio dedicarlo a mio papà che è morto nel '95 e oggi avrebbe compiuto gli anni. Abbiamo preparato bene la partita il mister si fida di noi e bisogna continuare così. Apprezzo tantissimo le parole dell'allenatore e cerco di ripagarlo sul campo perché se lo merita e noi dobbiamo stare solo dietro a lui".



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