
Il Lecce prenota un posto nella prossima Serie A. Il club salentino, battendo la Salernitana nella sfida per il secondo posto del campionato di Serie B, ha allargato il divario che separava i giallorossi pugliesi dalla terza piazza, mettendo così il Monza e la stessa squadra campana (terze a pari merito) a quattro punti di distanza in classifica.
Con l’Empoli primo (che ha quattro punti di vantaggio a sua volta rispetto al Lecce) e ormai intenzionato a vincere il torneo cadetto, la squadra di Eugenio Corini diventa la più seria delle candidate al salto diretto nella massima divisione.
Infatti, dietro la formazione toscana, a cui manca solo la certezza matematica per il ritorno in Serie A come si evince anche dalle quote sulle scommesse calcio Serie B, ci sono almeno quattro formazioni racchiuse in pochi punti che mirano di qui alla fine della stagione regolare al secondo posto della classifica e, quindi, alla promozione nella massima competizione di calcio nazionale senza passare dalla lotteria dei playoff.
Come detto, il Lecce è la formazione che ci sta provando in maniera più concreta. L’ultima vittoria in particolare, quella rimediata contro i granata del patron Claudio Lotito, ha lanciato la formazione salentina allenata da Corini tra le migliori della storia dello storico club pugliese.
Sono cinque, infatti, i successi di fila conquistati dal Lecce in questo campionato, numeri che i lupi giallorossi hanno toccato soltanto un’altra volta, nella stagione 1996/1997 con Gian Piero Ventura in panchina. In altre due occasioni i salentini si fermarono a quota quattro vittorie di fila, con il tecnico materano De Luigi Canio nel campionato 2009/2010 e con Giuseppe Papadopulo nell’annata di Serie B 2006/2007, un campionato speciale che vide il Lecce affrontare, tra le varie, alcune nobili decadute (per i più svariati motivi) come Juventus, Napoli e Genoa.
Il record di partite di fila senza sconfitte appartiene ancora a Delio Rossi e al Lecce della stagione 2002/2003 quando i giallorossi riuscirono nell’impresa di restare imbattuti per ben diciassette turni.
Corini, con le sue cinque vittorie di fila rimediate negli ultimi cinque incontri in Serie B, ha raggiunto le dieci gare senza sconfitta. Un ruolino di marcia non di poco conto per l’allenatore di Bagnolo Mella che, al suo primo anno allo stadio comunale di Via del Mare, vuole centrare il bis di promozioni nella massima serie dopo aver vinto il torneo cadetto appena due anni fa in sella alla panchina del Brescia.
Per la maggior parte degli opinionisti dei quotidiani sportivi come il Corriere dello Sport, Corini sinora ha dimostrato di avere azzeccato tutte le mosse, in particolare nel periodo successivo alla finestra di mercato di gennaio quando, grazie all’operosità del direttore sportivo giallorosso Pantaleo Corvino, il Lecce ed il suo allenatore si sono ritrovati con una rosa molto ampia e piena di giocatori di talento. Corini, da par suo, si è districato bene nel gestire il suo gruppo, con un accurato e ponderato turnover, senza lasciare spazio al malcontento nello spogliatoio salentino.
Vince il Lecce, zittendo anche quanti stavano cominciando a sollevare i primi mugugni e le prime voci critiche. Ciò che importa, come ha tenuto a ribadire lo stesso Corini nel post Salernitana, è cercare di viaggiare uniti verso l’obiettivo promozione. Il rush finale che attende i salentini prima della fine delle ostilità della stagione regolare è di quelli da non sottovalutare. Soltanto ad aprile, il Lecce dovrà vedersela con la SPAL, Vicenza, Cittadella e contro l’ambizioso Monza del duo Berlusconi-Galliani.
Nella prima settimana di maggio poi, gli ultimi due incontri previsti in calendario, contro la Reggina in casa e ad Empoli, dove, sperano i tifosi delle due società, entrambe le squadre potranno festeggiare la fine del campionato e la promozione diretta in Serie A.
I salentini mancano dal massimo torneo di calcio nazionale dalla scorsa stagione quando, complice un girone di ritorno decisamente disastroso (e undici sconfitte nella seconda parte dell’annata), i giallorossi chiusero le ostilità al diciottesimo posto, retrocedendo in Serie B.