Calciomercato, il Lecce cambia volto e porta in dote l’esperienza: il giudizio al DS Meluso

La formazione-tipo conta oltre 1.300 partite in cadetteria: il Lecce 2018/19, quello della rinascita in Serie B e che punta alla salvezza, è una formazione tra le più esperte della categoria.

Il Ds Meluso

Circa venti nuovi ingaggi, tanti ritorni in giallorosso e alcuni colpi da vero top club: il Lecce per la nuova Serie B chiude il suo calciomercato cambiando radicalmente volto rispetto alla formazione capace di vincere lo scorso maggio, dopo sei interminabili anni, il campionato di Lega Pro.

Arduo, complicato e carico di insidie il lavoro svolto dal Direttore Sportivo Mauro Meluso che ha condotto una delle sessioni di mercato tra le più difficili di sempre. Un mercato condizionato certamente dall’incertezza in cui versa il torneo cadetto, pronto – forse – a partire venerdì 24 agosto con 19 compagini al via. Ma anche contestazioni, rumors e diffidenza hanno accompagnato l’operato di un DS che ora attende di vedere sul campo i risultati dei suoi sforzi e di quelli dell’intera società.

Anche noi aspetteremo il campo per dare una valutazione complessiva al calciomercato dei giallorossi, ma un dato è certamente innegabile: il Lecce 2018/19, quello della rinascita in Serie B e che punta senza se e senza ma alla salvezza, è una formazione tra le più esperte della categoria.

Tanti i calciatori, infatti, che masticano la cadetteria da anni: centinaia di presenze registrate nel torneo cadetto, soprattutto nei volti nuovi a disposizione di mister Fabio Liverani. Ma anche debutti, scommesse, e qualche operazione che – francamente – ci saremmo risparmiata di raccontare. Ora, ruolo per ruolo, analizziamo la nuova rosa salentina.

In porta c’è Vigorito

Vigorito tra i pali (ph.Pinto)

Il nuovo portiere titolare delle chiavi della porta giallorossa è Mauro Vigorito, classe 1980, nell’ultima stagione ha difeso i pali del Frosinone promosso in A. 84 presenze in carriera in B, Vigorito punta a consacrarsi anche in Salento. Alle sue spalle c’è un figlio di questa terra, l’eterna promessa Marco Bleve. Dopo il rientro dal prestito alla Ternana (dove ha collezionato appena 9 presenze), Bleve torna nella squadra che lo ha fatto crescere: in carriera 20 presenze in giallorosso e ora l’opportunità di giocarsi nuovamente le sue chances. Il terzo portiere sarà il giovane Milli.

Lucioni-Meccariello-Cosenza: difesa di roccia

Cambia radicalmente anche la linea difensiva che accoglie quattro elementi nuovi di zecca. In pratica una linea completamente nuova quella che può essere formata da Fiamozzi, Lucioni, Meccariello e Calderoni. Ma a disposizione ci sono anche i senatori Lepore e Cosenza, senza dimenticare il riscattato Riccardi e l’ultimo arrivato Venuti.

Riccardo Fiamozzi

I numeri: per le corsie laterali capitan Lepore (17 presenze in carriera in B), si giocherà il posto con Riccardo Fiamozzi, giunto dal Genoa con il suo bagaglio di 129 presenze in cadetteria. Ma occhio anche a Lorenzo Venuti: in prestito dalla Fiorentina, Venuti nasce terzino, ma si adatta praticamente dappertutto lì dietro, 67 presenze in B, campionato vinto con il Benevento.Dall’altra parte sembra già certo del suo posto Marco Calderoni, classe ’89, arriva dal Novara e porta in dote poco meno di 300 presenze nel campionato di B. Ceduto Legittimo al Cosenza, si gioca un posto anche Luca Di Matteo: già da un anno in giallorosso, conta 140 presenze in B, con addosso le maglie di Cittadella, Crotone, Vicenza, Padova, Lanciano e Latina.

Acciaio inossidabile il cuore della difesa. Al veterano Ciccio Cosenza (175 volte in B, e una comparsata in A con la Reggina), è stato confermato il giovane Davide Riccardi, scuola Hellas Verona, alle prese con il recupero dall’infortunio al ginocchio: per lui dovrà essere l’anno della crescita). Poi i nuovi innesti: Fabio Lucioni saluta da capitano il Benevento con cui ha vinto due campionati di fila, 90 gettoni di presenze in B, ma indisponibile fino a metà ottobre per una squalifica per doping.

L’ultimo colpaccio porta il nome di Biagio Meccariello, vecchia conoscenza di mister Liverani che lo ritrova dopo la salvezza-miracolo con la Ternana: nell’ultima stagione a Brescia, la sua carriera conta 142 presenze in Serie B.

Per il regista è una prima volta, ma quanta esperienza al suo fianco

Petriccione

La linea mediana, invece, è un giusto mix di esperienza, qualità e intelligenza tattica. In cabina di regia ci sarà Andrea Arrigoni, faro del Lecce da due anni, al suo debutto assoluto in B. La sua alternativa è un giovane promettente e che ha già fatto vedere di che stoffa è fatto: si tratta di Jacopo Petriccione, 22 anni, giunto svincolato dal Bari, con già più di 50 partite giocate in B.

Accanto ad Arrigoni ci sarà il fido Marco Mancosu, al ritorno in B dopo dieci anni: l’ultima volta è stata con la maglia dell’Empoli (7 presenze), prima del suo debutto assoluto in categoria con il Rimini (5 presenze). Il vero colpo per il reparto è certamente quello che porta il nome di Manuel Scavone: nelle ultime due stagioni con il Parma ha vinto prima il torneo di Lega Pro, poi la Serie B, dove in carriera vanta 174 presenze.

La scommessa è invece quella di Haye: il talentuoso 23enne olandese sarà al suo debutto in Italia e vuole sorprendere. Le doti non mancano. Andrea Tabanelli, invece, può essere il vero jolly: se schierato nel suo ruolo naturale, può essere un vero valore aggiunto per la categoria in cui – con Cesena e Pisa – ha giocato per 56 volte.

L’ultimo tassello sarà occupato da uno tra Armellino e Tsonev: uno dei due, se non entrambi, sono destinati a cambiare casacca. Con le valigie pronte sembra però esserci l’ex Matera (che la B l’ha giocata 38 volte con la Reggina). Radoslav Tsonev, invece, sembra essere l’indiziato numero uno per mettere in difficoltà Liverani nelle sue scelte.

La trequarti: Falco e Chiricò?

Per la zona della trequarti tanto cara Liverani è tornato Filippo Falco. Talentuosissimo fantasista tarantino, Falco debutterà in B con la maglia del Lecce dopo le sue 110 esperienze con le maglie, tra le varie, di Benevento, Trapani e Bologna. Non c’è, almeno sulla carta, un suo vice di ruolo: si possono adattare i vari Scavone e Tabanelli, ma in pole c’è Mino Chiricò.

Filippo Falco (ph.Pinto)

Tornato in Salento contornato da una marea di polemiche, Chiricò può giocare bene tra le linee grazie alle sue doti di estro e fantasia. Per lui in carriera 34 presenze in Serie B (con Latina, Foggia e Cesena).

Attaccanti da doppia cifra

L’attacco è invece il reparto che può regalare le più piacevoli sorprese. La coppia di arieti titolari dovrebbe essere quella composta da Pettinari e La Mantia, i quali hanno chiuso lo scorso campionato cadetto con, rispettivamente, 13 e 12 marcature. Pettinari vanta 199 presenze in B, mentre la carriera di La Mantia lo ha visto scendere in campo in cadetteria per 71 volte.

Stefano Pettinari

Il ruolo di giovane sui cui scommettere porta il nome di Simone Palombi, 22 anni, scuola Lazio, nell’ultima stagione alla Salernitana. Vecchia conoscenza di Liverani, Palombi vanta 42 presente e 9 gol in B. E poi, dulcis in fundo, c’è Giuseppe Hulk Torromino, tornato in B dopo due stagioni da protagonista con la maglia del Lecce: lui, che il torneo cadetto lo ha vinto tre anni fa con il Crotone, ha disputato in B 54 partite, andando in gol 13 volte.

Mister salvezza

A guidare il gruppo, il condottiero Fabio Liverani. Romano, tecnico giovane ma già vincente, ha messo la firma sulla promozione del Lecce. Per lui una sola esperienza in B, quella avvenuta nella parte finale di stagione 2016/17 sulla panchina della Ternana: 13 partite, 8 vittorie e due pareggi hanno permesso agli umbri di centrare una salvezza sulla quale nessuno ci voleva più scommettere. Ora è pronto anche lui.

Il giudizio per il DS Meluso

Insomma, una bella squadra, sulla carta, quella messa in piedi da Mauro Meluso che dopo aver raggiunto l’obiettivo Serie B con il Lecce, ora vuole regalarsi e regalare un’altra bella stagione piena di successi.

Il suo lavoro, come detto, verrà giudicato solo dal campo. Ci lasciamo andare, però, ad alcune valutazioni. Quest’anno il DS non è riuscito a costruire una rosa pronta già per il ritiro: la peculiare situazione in cui versa il calcio italiano, la tanta incertezza e le classiche vicissitudini tipiche del calciomercato hanno condizionato non poco il suo operato. Alla fine la squadra del Lecce risulta essere completa ed esperta.

Ma mai come questa volta, Mauro Meluso ha dovuto fare i conti con una parte di tifoseria inferocita per l’ingaggio di uno dei calciatori più discussi della storia recente del club. Si tratta, come noto, di Cosimo Chiricò, ingaggiato da svincolato con un contratto quadriennale. Le intenzioni del suo acquisto, forse, erano quelle di generare una plusvalenza, ma qualcosa non è andato secondo i piani.

La protesta deli Ultras

Francamente, di questo acquisto non è che se ne sentiva il disperato bisogno, anche perché per il suo ruolo (probabile trequartista) ad inizio mercato circolavano nomi ben più altisonanti, come quelli di Chiaretti e Falletti. Ecco, senza discutere le doti tecniche del calciatore che nessuno può negare ma con le quali di certo non si vince una Champions League, avremmo preferito che la dirigenza, tutta, avesse investito energie mentali ed economiche su altri profili, magari elementi di ruolo dalla nascita.

Ora però basta con le chiacchiere: armiamoci tutti e partiamo!



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