Ha fatto tanto discutere l’episodio che visto dare forfait all’assistente dell’arbitro in occasione della gara Casertana-Lecce di sabato scorso, valevole per la 20^ giornata di campionato nel girone C di Lega Pro. Il fatto, noto ormai a tutti, ha fatto sorridere tutti, ma da questo pomeriggio il simpatico siparietto, che alla fine ha visto nel ruolo di guardalinee due collaboratori delle due società, inizia a far tremare le gambe ai tifosi giallorossi.
Il Giudice Sportivo, infatti, il dott. Pasquale Marino, insieme all’assistente dell’Associazione Arbitri Roberto Calabassi, ha deciso di non omologare il risultato finale (1-1) maturato sul campo tra i rossoblù campani, e i lupi leccesi. Perché? La Casertana Fc ha proposto ricorso avverso allo stesso risultato poiché, a detta della società campana, colui che ha preso in mano la bandierina, l’assistente di parte del Lecce, non aveva titolo a farlo.
A sostituire uno degli assistenti del sign. Paolini è stato Giovanni Fasano, ufficialmente uno dei magazzinieri della società di Piazza Mazzini. Non un tesserato, quindi, ma un collaboratore. Su questo status di Fasano, quindi, la Casertana punta alla vittoria a tavolino, evidentemente incapace di ottenerla sul campo. I falchetti, dunque, denunciano una irregolarità del match che, a questo punto, potrebbe essere convertito in un 3-0 per i padroni di casa. Fasano, ad ogni modo, risultava presente nella distinta presentata agli ufficiali di gara da parte dell’Us Lecce: aveva pieno titolo a essere presente sul rettangolo di gioco, e, di conseguenza, pienamente legittimato a prendere quella benedetta bandierina.
Ogni decisione, al momento è sospesa: al reclamo presentato dalla Casertana, il Lecce dovrà rispondere in tempo utile, per poter permettere al Giudice Sportivo un corretto discernimento in merito. Ma se la società campana annuncia per mezzo del suo sito ufficiale il silenzio stampa, ad alzare la voce ci pensa il sodalizio del presidente onorario Sticchi Damiani.
‘L’U.S. Lecce, pur ribadendo l’unicità dell’episodio verificatosi sabato scorso e per il quale non ci sono precedenti simili nei campionati professionistici – si legge in una nota stampa – non ha fatto altro che seguire rigorosamente le indicazioni dell’arbitro Sig. Paolini, il quale pur essendo tenuto da regolamento a reperire altro assistente (anche tramite comunicazioni fonica), ha ritenuto invece di poter continuare a dirigere la gara da solo senza la collaborazione dei guardalinee.
In tale ruolo – spiegano i giallorossi – sono stati individuati, a scopo puramente formale, dei soggetti inseriti in distinta, soggetti, che peraltro, non sono stati mai presi in considerazione dall’arbitro nello svolgimento della parte residua della partita. L’iniziativa della società Casertana di avvalersi di cavilli formali per stravolgere il risultato del campo è in contrasto con ogni valore etico dello sport e con il Codice di Giustizia Sportiva, che esclude conseguenze che possano incidere sul risultato sportivo quando vengano eccepite contestazioni puramente formali. Anche il silenzio stampa in cui si è chiusa la Casertana si commenta da solo’, conclude il comunicato.
