Non è stato un mercoledì da leoni per i giallorossi che collezionano il quarto pareggio consecutivo dell'era Rizzo, ma centrano il passaggio ai quarti di finale.
La partita inizia a ritmi altissimi con il Lecce che nel giro di due minuti ha la possibilità di passare in doppio vantaggio con Doumbia prima e con Costa Ferreira poi ma in entrambe le circostanze, l'eroe di giornata, Pegorin s'impone da vero campione. Ma la saga delle occasioni fallite per il Lecce è davvero spaventosa almeno otto le nitide azioni da gol dove l'egoismo di Doumbia, Ciancio e company non ha avuto eguali.
Al primo minuto di gioco il franco-maliano ha su i piedi la palla del vantaggio e faccia a faccia con Pegorin tira a botta sicura ma l'estremo ospite di piede devia in angolo. Un minuto più tardi è la volta di Costa Ferreira che sempre a tu per tu con l'estremo ospite tira una gran botta ma la sfera colpisce il portiere in uscita. La Samb non sta a guardare e al 13° con Vallocchia da venti metri colpisce in pieno la traversa a Perucchini battuto. Al 18° Caturano prova dal limite con un fendente ma la sfera si perde decisamente sul fondo. Il primo giallo è tutto per Lepore reo di aver commesso un fallo ai danni di Mancuso. Al 34° il Lecce reclama un calcio di rigore per una trattenuta in area ma per il Sig. Zanonato è tutto regolare. Al 39° ci prova Pacilli da dentro l'area ospite con un tiro a giro ma anche questa volta Pegorini smanaccia la palla sventando così la minaccia. Al 40° altra occasionissima per il Lecce con Doumbia che pennella la sfera per l'occorrente Caturano, peccato però che la palla, colpita di testa, sfiora soltanto la traversa. Al 42° su calcio di punizione di prima Radi scalda i guantoni di Perucchini. Il primo tempo termina a reti bianche ma quante occasioni fallite per i giallorossi a causa di tanta, troppa imprecisione dei suoi uomini migliori.
La seconda frazione di gioco si apre al 47° con un micidiale contropiede leccese con Doumbia che s'invola sulla mediana unitamente a quattro giallorossi e una volta arrivato al limite dell'area ospite, invece di passare la sfera ad uno dei quattro suoi compagni liberissimi, opta per la conclusione personale dove trova però pronta l'opposizione di Pegorin che per la terza volta gli respinge il tiro. La Samb al minuto 65° cambia Agodirin per Di Massimo e al 67° per il Lecce entra Marconi per Caturano. Al 68° altra palla gol per i salentini con Marconi che di testa, su passaggio di Doumbia, impegna seriamente Pegorin. Al 74° Cosenza spreca l'impossibile quando tutto solo in area dagli undici metri sparacchia la sfera al di sopra della traversa. Al 76° Mister Rizzo sostituisce Pacilli con Giosa e un minuto più tardi per la Samb Bernardo rivela Vallocchia. Al 82° tocca a Marconi sprecare di testa la palla del 1 a 0. Mentre Damonte al 86° prende il posto di Rapisanda e Torromino per il Lecce quello di Doumbia si consuma ancora un volta l'ennesima distrazione con Ciancio che invece di passare il pallone al tutto solo Torromino decide di provare dal limite ma Pegorin gli dice di no. Dopo quattro minuti di extra-time l'arbitro veneto fischia la fine della contesa che vede il Lecce promosso ai quarti e la simpatica cittadina marchigiana uscire dal "Via del Mare" sicuramente a testa alta.
È stato un Lecce, per certi versi, caparbio sempre alla ricerca della vittoria mancata solo per l'imprecisione spaventosa sotto porta di circa mezza squadra alla quale si auspica, per il prossimo incontro, che mister Rizzo trovi le giuste contromisure affinché errori, pardon, orrori del genere non si verifichino mai più.
Ivan Vedruccio
