E’ un Lecce che fa paura: che prestazione contro il Catanzaro! Le pagelle del posticipo

Con le reti di Moscardelli, Doumbia, Papini e Caturano il Lecce supera anche il Catanzaro e torna a -1 dalla vetta. Una prestazione maiuscola quella dei salentini: capolavoro tattico di Braglia con i suoi in palla da primo all?ultimo minuto.

Il Lecce cala il poker e non rallenta la ricorsa. Una gara perfetta quella offerta dagli uomini di Braglia. Due gol per tempo schiantano il Catanzaro e decidono il posticipo di giornata. Sugli scudi ci sono veramente tutti: fare nomi sarebbe inopportuno per chi resterebbe innominato. I giallorossi fanno davvero paura (ecco la cronaca della partita): da Catanzaro al Catanzaro il Lecce è imbattuto da un intero girone, ben 17 partite.

Perucchini, 7: un’altra gara gestita più che bene dal il portierone classe 1991. La sua retroguardia lo tiene lontano da ogni pericolo rilevante. Il Catanzaro si rende pericolo solo a pochi istanti dal termine della prima frazione, quando al 44’ un tiro-cross di Squillace mette paura a tutto il ‘Via del Mare’, ma lui è bravo a sventare, anche con l’aiuto della traversa. Altra bella risposta su un tiro centrale, ma potente, dei calabresi al 26esimo della seconda frazione.

Alcibiade, 6.5: con Freddi ancora convalescente, Alcibiade si conferma anche oggi. Sempre attento e corto, non rischia nulla. Il gol in quel di Monopoli lo ha galvanizzato ancora di più e adesso ‘scipparli’ la maglia da titolare sarà un’impresa per chiunque.

Cosenza, 7.5: un’altra prestazione da gladiatore per lui che anche oggi che ormai è un elemento imprescindibile per il pacchetto difensivo di Braglia. Con lui di guardia i compagni sono sicuri di trovare un vero muro lì dietro. In pratica prende di tutto. Si fa notare, come sempre, anche in nell’area di rigore avversaria, tentando di rendersi pericoloso sui calci piazzati.

Abruzzese, 6+ : il centrale di Andria oggi non si fa notare particolarmente, ma contribuisce a tenere lontano ogni pericolo dai pali difesi da Perucchini. Freddo e lucido con la palla tra i piedi, alterna a passaggi corti e precisi, alcuni lanci lunghi alla ricerca del più alto lì davanti.

Legittimo, 6: non sfigura nemmeno lui nello show del posticipo regalato dal Lecce a tutti i suoi tifosi, ma è il meno in palla tra tutti. Si affaccia raramente in avanti e oggi è apparso più lento del solito. Ad ogni modo sventa anche lui qualche incursione avversaria nella sua corsia di competenza, aiutato egregiamente dai suoi compagni in fase di disimpegno.

Salvi, 7: con Romeo Papini accanto contribuisce a far girare il Lecce a mille. Si avventa su ogni pallone ed è prezioso quando, in fase di non possesso, è chiamato ad abbassarsi per dare manforte alla retroguardia. Un altro match di gran carattere, insomma, per uno dei perni dello scacchiere di Braglia. Suo l'assist per il 2 a 0 di Doumbia.

Papini, 7.5: nel giorno del suo compleanno il capitano si regala una prestazione di spessore e un gol che mancava da tanto.  È lui il padrone incontrastato del centrocampo: ogni azione del Lecce passa dai suoi piedi che oggi sono sembrati fatati. Sbaglia poco e niente e al minuto 8 della ripresa va in gol dopo una magia di Lepore. L’urlo della Curva è tutto per il Capitano.

Lepore, 7.5: è tornato a giocare a ritmi altissimi il laterale leccese doc che anche in questa occasione si conferma l’uomo-assist della compagine salentina. Corre come un dannato e recupera anche una discreta quantità di palloni. Mai in affanno, inventa una giocata d’alta classe prima di dare a Papini la palla per il 3-0.

Surraco, 6.5: si muove bene tra le linee il fantasista sudamericano, tocca una gran quantità di palloni e vera calamita per gli avversari. È bravo a regalare l’assist in favore di Moscardelli alla prima azione utile della gara allestita dai giallorossi. A tratti, tuttavia, si mostra troppo macchinoso in un Lecce veloce e concreto.

dal 17’ s.t. Caturano, 7: pronti-via e appena entra in campo mette la sua firma anche in calce a questa gara. Si rende pericoloso dopo appena trenta secondi dal suo ingresso con un tiro rasoterra; un minuto dopo fa tutto solo e dal limite dell’area cala il poker giallorosso con un mancino chirurgico.

Doumbia, 7: una grande prestazione quella del franco-maliano che offre tanta corsa, ubriacanti dribbling e una serie di tocchi di fino. Al 18’ manda il Lecce in orbita, siglando il raddoppio al termine di una bella azione corale culminata nel bel cross in area di Stefano Salvi. Decisamente ‘in palla’ sta tornando a essere prezioso per Piero Braglia. Esce al 21esimo della ripresa.

dal 21’ Carrozza, 6: il gallipolino torna a calcare l’erbetta del ‘Via del Mare’ a giochi già fatti e conclusi. Non fa mancare la grande forza di volontà nel rincorrere la palla fino a conquistarla, andando a cercare anche il gol con un interessante tiro al 85’.

Moscardelli, 7.5: in settimana aveva detto che l’approccio alla gara sarebbe stato determinante e da bomber navigato ci aveva visto lungo. Conduce una partita tutta fisico e tocchi da grande scuola. Torna al gol dopo appena due minuti servito egregiamente al centro dell’area da Surraco, lui poi è bravissimo a controllare di petto a battere Grandi sul palo più lontano. Cerca insistentemente la doppietta persona e forse la trova al 6’0 del secondo tempo, ma per l’arbitro il suo colpo di testa non è andato del tutto oltre la linea. Standing ovation per lui al 24’ del secondo tempo, quando esce e lascia spazio a Curiale.

dal 24’ Curiale, 6.5: gioca oltre mezz’ora di gara e anche questa volta si mette in mostra con qualche movimento da apprezzare e alcuni passaggi interessanti. Una risorsa per questo Lecce.

Braglia, 8: dopo aver scontato i due turni di squalifica, il tecnico toscano torna finalmente a guidare i suoi dalla panchina che lo ripagano con una delle più belle gare della sua gestione. Braglia ha disegnato una squadra dalla precisa identità e dopo alcuni cambi visti in campo in quel di Monopoli, è tornato a schierare i ‘titolarissimi’. Una gara alla soglia della perfezione quella del Monday night e il Lecce non molla la presa sulla capolista Benevento. I tifosi, adesso, si aspettano la stessa verve sabato prossimo nel big match contro il Cosenza.



In questo articolo: