Dopo la convincente vittoria in trasferta ai danni del Messina e il ritorno al successo tra le mura amiche a spese della Paganese, questo pomeriggio la compagine giallorossa allenata da mister Pasquale Padalino, allo stadio “Degli Ulivi” è stata impegnata nella sfida con la Fidelis Andria.
Con la giornata odierna il campionato giunge al giro di boa, dalla prossima gara, infatti, si ricomincia daccapo con il girone di ritorno. Il pareggio di martedì scorso tra nel recupero della partita tra Matera e Juve Stabia, ha rafforzato la prima posizione occupata dalla formazione leccese che oggi, naturalmente, ha giocato per chiudere il girone in vetta e conquistare, così, il titolo d’inverno.
In occasione della sfida con la squadra di Favarin il tecnico foggiano, senza apparenti problemi di uomini, conferma lo stesso undici visto con i campani, con una novità, però, manca Doumbia, uno dei migliori nelle ultime partite, sostituito dal capitano schierato sulla sinistra e con Pacilli a destra. Capitan Lepore e compagni si schierano, dunque, con il consueto 4-3-3 con Gomis tra i pali; difesa composta da Ciancio, Cosenza, Giosa e Contessa; Tsonev, Fiordilino e Mancosu; Pacilli, Caturano e Lepore a comporre il tridente d'attacco.
Nonostante il Lecce faccia la gara è la Fidelis Andria ad andare vicino al gol al sesto. Cruz prende palla nei pressi dell’area di rigore, beffa Cosenza con un dribbling e solo davanti a Gomis tira un rasoterra che termina di poco fuori. Al 14mo il tiro telefonato di Caturano dal limite viene abbrancato senza difficoltà da Poluzzi. La partita non spicca per vivacità, entrambe le compagini, infatti, non creano azioni degne di nota. Al 26mo, Gomis non riesce a controllare un retropassaggio di Contessa creando qualche apprensione. Al 29mo Cruz, su cross di un compagno tenta la forbice al volo, ma non riesce a colpire la sfera. Al 35mo nuova occasione per la Fidelis. Curcio prende palla, entra in area di rigore e da posizione defilata tira con la palla che colpisce l’esterno della rete. al 39mo nuovo tiro da fuori debole del Lecce, questa volta da parte di Pacilli. Al 42mo il tiro a botta sicura di Lepore viene intercettato da Tartaglia con Poluzzi che poi sventa definitivamente il pericolo. Al 43mo arriva il primo cartellino giallo della gara. A finire sull’elenco dei cattivi il centrocampista giallorosso Tsonev. Il resto della prima frazione scorre senza azioni degne di nota e a nulla serve anche il minuto di recupero concesso dal direttore di gara.
Un primo tempo anonimo quello cui hanno dato vita le due squadre, entrambe, infatti, non hanno brillato e offerto uno spettacolo da strappare applausi agli spettatori presenti allo stadio. Pochissimi, infatti, sono state le occasioni con la squadra di casa che ha compiuto qualcosa in più rispetto alla capolista. È questa l’ultima azione degna di nota della gara che si chiude con tre minuti di recupero.
La ripresa si apre con gli stessi ventidue della prima frazione. Dopo soli 30 secondi dall’inizio Cruz si impossessa del pallone al limite dell’area e scocca un tiro che termina alto. Al 53mo Mancosu ci prova dalla distanza, ma il tiro termina alto. La seconda frazione di gioco rispecchia fedelmente la prima senza particolari affanni per entrambe le difese. Al 58mo la conclusione di Rada da posizione defilata attraversa tutta l’area di rigore. Al 60mo Lepore tenta la botta da fuori ma colpisce male il pallone che termina altissimo. Al 61mo seconda ammonizione per il Lecce a carico di Giosa colpevole di un fallo su Cruz lanciato a rete. Al 62mo Andria a un passo dal vantaggio. Punizione dal limite di Volpicelli e miracolo di Gomis che devia la sfera in corner. Al 70mo il tiro dal limite di Onescu termina alto. Al 72mo nuova palla gol per la Fidelis. Colpo di testa di Cruz e palla deviata da Gomis sul palo. Fortunatamente nei pressi c’è Giosa che impedisce al pallone di terminare in rete. i secondi 45 minuti sembrano più frizzati, ma solo grazie alla Fidelis Andria che riesce a mettere alle corde il Lecce. all’81mo doppio cambio per Padalino. Fuori Pacilli e Tsonev e dentro rispettivamente Persano e Vutov, con Lepore che scala a centrocampo. All’86mo ultimo cambio giallorosso. Fuori Contesso e dentro Vitofrancesco. All’87mo il tiro dal limite di Volpicelli termina di poco fuori, anche Gomis sembrava essere sulla traiettoria. Al 90mo Mancosu cade prima di calciare il pallone in porta all’interno dell’area, ma il direttore di gara è inamovibile e non concede il penalty richiesto dai giallorossi.
Un passo indietro sul profilo del gioco quello visto nella gara di oggi. i giallorossi, infatti, non si sono mai resi pericolosi (leggi qui le pagelle del match) e, soprattutto nella ripresa, hanno sofferto troppo la manovra avversaria e rischiato di andare sotto. I salentini rimangono primi, ma il titolo di campione d’inverno se lo aggiudica il Matera che qualche ora dopo ha superato con un tennistico 6-0 il Melfi. Giovedì si ritorna in campo nella sfida della prima di ritorno contro il Monopoli.
