Il Lecce batte il Catanzaro 2 a 1: gufare non è servito a niente

Successo e tre punti per il Lecce nel posticipo in Lega Pro: i salentini si sono imposti sul Catanzaro per 2 a 1 dopo aver chiuso il primo tempo sotto di un gol. Decisive le marcature di Doumbia e Lepore che, subentrato dalla panchina, ha riportato i suoi in vetta alla classifica

Il Lecce non si fa intimorire né dal Matera che sabato scorso ha battuto, seppur soffrendo oltremodo, la Vibonese fanalino di coda, né dal Foggia vittorioso tra le mura amiche con un rotondo 5 a 1 contro  la Virtus Francavilla, una delle compagini più in salute del torneo, una vera e propria sorpresa del campionato. In virtù delle predette vittorie il Lecce si è visto momentaneamente scavalcato, oltre che dal Matera che consolida saldamente la testa della classifica, anche dai Dauni ma di una sola lunghezza.
 
I giallorossi scendono al "Ceravolo" con uno stimolo in più del solito e soprattutto consapevoli dei risultati già acquisiti dalle contendenti alla promozione diretta che spingono i salentini a disputare, con la giusta pressione, specie nel secondo tempo, una gara perfetta in ogni reparto del campo. Impeccabile il centrocampo che con l'innesto del neo acquisto Costa Ferreira subentrato, in corso d'opera, al posto di uno spento Tsonev e l'impiego a tempo pieno di ARRIGONI ha acquisito una dose ulteriore di qualità mentre la retroguardia, con l'arrivo dal mercato invernale del terzino sinistro Giuseppe Agostinone, non ha concesso quasi nulla agli avanti giallorossi del Catanzaro se non nell'occasione del momentaneo vantaggio.
 
Il reparto offensivo infine, è inutile dirlo, con il bomber Sasà Caturano, Pacilli e specie con Doumbia  è stato una spina nel fianco per  la difesa silana per quasi tutti i 90 minuti. Azzittito anche il bubolare  dei "gufi" Lucani e Dauni che hanno dovuto leccarsi le ferite, pardon, le penne e svolazzare via zigzagando, delusi e tramortiti, il più lontano possibile. Il match si prospetta frizzante poiché il Catanzaro è reduce di sei risultati utili consecutivi e non è predisposto a prestare il fianco agli avversari. Il primo brivido, della partita, corre sulla schiena della retroguardia locale che già al 2° minuto rischia grosso con Doumbia che dopo essersi sbarazzato con una serie di finte di tre difensori lascia partire un tiro piuttosto sbilenco che non trova lo specchio della porta. Al 4° c'è la risposta immediata dei padroni di casa con Icardi che entrato in area salentina scaglia un sinistro che trova, però, pronta la risposta di Bleve. Al 21° Pacilli s'invola sulla destra e lascia partire un tiro-cross che De Lucia para con estrema difficoltà smanacciando la sfera sulla quale si avventa Mancosu che nell'atto di concludere a rete pasticcia clamorosamente. Al 28° Catanzaro inaspettatamente in vantaggio con Prestia che raccoglie di testa una palla calciata dalla bandierina e tutto solo schiaccia in rete per l'1 a 0. Al 40° Doumbia, onnipresente, con una serie di dribbling crea scompiglio nell'area locale ma all'atto di concludere a rete il suo tiro è murato dai difensori calabresi.
 
La prima frazione di gioco si chiude con i padroni di casa in vantaggio. Per il Lecce tanto possesso palla ma niente più. Il suo gioco è apparso a tratti macchinoso specie nei sedici metri tant'è che la retroguardia calabrese, in quel tratto di campo, ha chiuso tutti gli spazi agli avanti salentini. C'è da dire, ad onor del vero, che sul gol del vantaggio, ancora una volta, Bleve non è immune da colpe in quanto prima accenna l'uscita per poi ritornare su i suoi passi e rimanere imbambolato tra i pali aspettando l'incoronata vincente di Prestia.
 
Il secondo tempo inizia senza alcuna sostituzione per entrambe le compagini ma al 1° minuto della ripresa il Lecce va vicino al pareggio con Caturano ma la sua volè, a due passi da De Lucia, è di poco alta sulla traversa. Al 16° Mister Padalino fa esordire con la maglia del Lecce il neo acquisto Costa Ferreira che rileva Tsonev. Con l'ingresso in campo del portoghese il centrocampo acquisisce più solidità e al 23° il Lecce perviene al meritato pareggio dopo un scambio Pacilli-Doumbia il franco-maliano, mette a sedere con una finta De Lucia, e deposita il pallone in fondo al sacco.
 
Al 24° uno stanco Pacilli lascia il posto a Checco Lepore ed è proprio il leccese doc un "Ragazzo di Calabria" che al 31°  porta in vantaggio i giallorossi con un perentorio colpo di testa che non da scampo al pur bravo portiere silano. Al 37° l'ottimo Doumbia lascia il posto a Torromino e Basrar rileva per il Catanzaro Giovinco. Al 41° Mancosu del Lecce prova dal limite a sorprendere De Lucia ma l'estremo locale è sulla traiettoria del pallone e blocca in presa. Il risultato non cambia nonostante il fischetto, più che buona la sua direzione di gara, abruzzese concede tre minuti di extra-time.
 
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il Lecce aggancia nuovamente il Matera in testa alla classifica e l'eterno dualismo della vita continua imperterrito mettendo in seria difficoltà gli scommettitori più incalliti sull'epilogo di questo affascinante e avvincente campionato.
 
A cura di IVAN VEDRUCCIO



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