Il Lecce resuscita dagli inferi il Catanzaro. Al ‘Ceravolo’ giallorossi sconfitti immeritatamente

Pesante stop dei giallorossi che nella sfida in Calabria rimediano una sconfitta con l’ultima in classifica. Tante le occasioni per la squadra di Braglia che però non riesce a rimontare. Vetta distante sei lunghezze.

Dopo aver ottenuto il terzo successo di fila in campionato gli uomini di Mister Braglia, nel pomeriggio di ieri, sono scesi in campo al "Ceravolo" col chiaro l'intento di centrare la quarta vittoria consecutiva e migliorare la già l'ottima posizione in classifica, ma hanno dovuto fare i conti con il fanalino di coda Catanzaro, reduce da tre sconfitte consecutive tra le mura amiche e che non ha per nulla prestato il fianco alla squadra salentina.

Tanto per non dimenticare proprio nel capoluogo calabro, nello scorso campionato, il Lecce patì  "quel pomeriggio di un giorno da cani" a causa di un arbitraggio, quello del Sig. Lanza di Nichilino, a dir poco disastroso e che, costo alla squadra leccese, oltre alla sconfitta, anche l'espulsione del Bomber Moscardelli, per la quale il giudice sportivo gli comminò cinque giornate di squalifica, ridotte, poi, a quattro. 

Mister Braglia affida l'attacco ai soliti Moscardelli e Curiale con alle loro spalle Doumbia e Lepore.  Non passano nemmeno cinque minuti che il Lecce con Vecsei va vicino alla marcatura,  ma da pochi passi il magiaro, in precario equilibrio, spedisce la sfera sull'esterno della rete. Il primo a finire sul taccuino dell'arbitro di Roma è Bernardi per fallo ai danni di Doumbia. Al 15° a rompere gli equilibri in campo ci pensa il francese del Lecce con un gol di pregevole fattura che dal limite, al volo, non da scampo a Grandi per l'1a 0. Al 18° Lepore atterra Foresta e, anche per lui, c'è il cartellino giallo. Cinque minuti più tardi Razzitti, da posizione defilata, ha l'opportunità di portare la propria squadra in parità, ma il suo tiro è altissimo sulla traversa.  Il Lecce contiene  senza affanni la sterile reazione del Catanzaro al gol subito che per la verità non impensierisce più di tanto Perucchini e la retroguardia giallorossa che ben attenta fa ripartire gli attaccanti in contropiede con Doumbia che risulta essere una spina nel fianco per la difesa locale. Al 37° altra opportunità per la squadra giallorossa con Moscardelli che su calcio di punizione dal limite impegna Grandi per la deviazione sulla traversa. Tutti qui nei primi 45 minuti.

Il Lecce si esprime bene e tutto lascia presagire che nella seconda frazione di gioco la squadra di Braglia possa chiudere l'incontro agevolmente. Ma ieri la dea bendata non è stata della parte dei giallorossi salentini e, infatti, non passano nemmeno 50 secondi dell'inizio del secondo tempo che il Catanzaro perviene al pareggio con Giampà che con un tiro fortissimo fredda Perucchini. Al 51° è ancora la squadra calabra  ad andare vicino al raddoppio con Mancuso il quale svirgola clamorosamente la sfera a tu per tu con Perucchini. La partita si incattivisce e il Sig. Morreale tra il 53° e il 60° sfodera dal suo taschino ben quattro cartellini gialli ai danni di Ricci per il Catanzaro e di Suciu, Cosenza e Lepore per il Lecce. Al 62° Agodirin rileva Mancuso per la squadra ionica, invece per il Lecce Braglia manda in campo Freddi e Surraco per Curiale e Vecsei. Al 65° Doumbia ha tra i piedi la palla del raddoppio, ma il suo tiro di piatto viene respinto prima da Grandi e subito dopo sulla linea di porta da un difensore locale. Cinque minuti più tardi altra occasionissima per Moscardelli e soci con Cosenza che di testa, nonostante impatti bene, la sfera sorvola di pochissimo la traversa. Il Lecce è reattivo, ma non riesce a capitalizzare quanto prodotto e come spesso accade nel calcio, inaspettatamente, il Catanzaro si porta in vantaggio con il suo uomo migliore Razzitti che, di testa trafigge Perucchini. Il Lecce reagisce con veemenza al 84° con l'inesauribile Doumbia la cui rasoiata termina di poco fuori alla sinistra di Grandi. L'arbitro concede cinque minuti di recupero e al 91° sui piedi di Carrozza si spegne l'ultima ghiotta occasione di agguantare il pareggio, ma il neo entrato a porta praticamente spalancata tira alla luna.

Ancora una volta si è assistito alla saga delle occasioni fallite con il Lecce per niente cinico in fase di concretizzazione mentre il Catanzaro con due tiri in porta si è aggiudicato l'incontro che, per quanto espresso campo, è del tutto immeritato.

Ivan Vedruccio



In questo articolo: